I Simpson, personaggio sordo farà la sua apparizione nella popolare serie tv statunitense.
I Simpson, personaggio sordo nella serie ispirato alla vita di una delle autrici
Dopo il trionfo agli Oscar di CODA – I segni del cuore, la comunità sorda sembra sempre di più destinata a diventare parte integrante della cultura pop. In questo senso, entrare a far parte della famiglia televisiva più famosa d’America potrebbe davvero rappresentare il passaggio definitivo.
Ecco, dunque, che i Simpson accoglieranno un personaggio sordo nel prossimo episodio, che andrà in onda negli Stati Uniti il 10 aprile. Si tratta del figlio di Gengive Sanguinanti Murphy, musicista jazz mentore di Lisa Simpson.
Nella puntata, la geniale ragazzina scoprirà che Murphy – deceduto nella serie – aveva un figlio, Monk, sordo dalla nascita.
La storia è nata dall’esperienza di una delle autrici dello show, Loni Steele Sosthand, con la sua famiglia.
“Provengo da una famiglia mista, quindi la black music e il jazz di mio padre erano molto importanti a casa nostra. Siamo cresciuti in periferia, e quello era il modo di mio padre di mantenere un legame con quell’aspetto della nostra cultura. Ma quando penso alla musica, penso anche a mio fratello, che è nato sordo. E così, nei primi brainstorming nei quali riflettevamo su questo personaggio legato a Gengive Sanguinanti, abbiamo pensato che sarebbe stato bello se Lisa avesse scoperto anche questo aspetto della sua vita. Questo ha portato all’idea di suo figlio, che poi abbiamo in parte basato su mio fratello, e da lui è partita la storia dell’episodio”.
Nell’episodio anche un attore sordo e la lingua dei segni
L’episodio che andrà in onda il 10 aprile su Fox negli Stati Uniti segnerà anche il debutto di un attore sordo nel cast dei Simpson.
Proprio il fratello della Sosthand, Eli Steele, comparirà tra le voci della puntata.
Infine, nel corso dell’episodio, verranno mostrati dialoghi nella lingua dei segni, elemento che ha creato qualche grattacapo agli autori della serie. Come noto, i personaggi dei Simpson hanno solo quattro dita, e questo ha costretto gli autori ad adattare la lingua dei segni a questa loro caratteristica. “È stato un po’ complicato – ha dichiarato la Sosthand – anche perché al momento nella serie stiamo traducendo Shakespeare, però alla fine ce l’abbiamo fatta”.
Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, il sabato, dalle 18:30 alle 20 su Radio Cusano Campus.