Beni culturali ucraini: a disposizione i caschi blu della cultura italiani. Il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha firmato il decreto che istituisce la Task Force dei Caschi blu della Cultura. Potranno operare in Italia e all’estero a difesa del patrimonio culturale e per contrastare il traffico illecito di opere arte .

“I caschi blu della cultura – ha spiegato Franceschini – potranno intervenire in Italia e all’estero a difesa del patrimonio culturale dai danni derivanti da disastri, calamità naturali, guerre, attentati terroristici e per contrastare il traffico illecito delle opere d’arte”

Beni culturali ucraini. La task force italiana catalogherà i tesori a rischio

Come opereranno nel teatro di guerra i nostri caschi blu della cultura lo ha spiegato in un’intervista ai microfoni di Livia Ventimiglia, su Radio Cusano campus, il Generale di Brigata Roberto Riccardi, Comandante del comando tutela patrimonio culturale.

“E’ la storia dell’umanità l’eterna lotta tra Marte e Venere. La guerra saccheggia e distrugge il patrimonio culturale da sempre. Non solo per lucro. Colpire un Paese nel patrimonio culturale è anche uno strumento per piegarlo.  Il ministro della Cultura Ucraino  ha avuto contatti con il ministro Franceschini. Abbiamo messo a disposizione la nostra banca dati per catalogare i beni a rischio affinché, se dovessero essere trafugati, possano essere rintracciati. Abbiamo messo a disposizione l’esperienza i nostri caschi blu della cultura. In questa fase non si può pensare ad un nostro intervento diretto ma possiamo fare formazione a distanza per dare qualche suggerimento a chi dovrà mettere in sicurezze le opere. Quello ucraino è un patrimonio molto vasto: ci sono 7 siti Unesco nel Paese e importanti opere di grandi Maestri tra cui una “Cattura di Cristo” di Caravaggio, una scultura di Canova “La Pace” ed anche un’opera del Guercino.

Chi sono i Caschi blu della cultura

I ‘caschi blu della cultura’ sono esperti civili del Ministero della Cultura e militari altamente qualificati del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), addestrati per intervenire in aree colpite da emergenze, quali calamità o crisi prodotte dall’uomo, in una cornice di sicurezza, al fine di:

  1. a) effettuare la ricognizione del patrimonio culturale presente nell’area di crisi e degli eventuali danni subiti;
  2. b) individuare i luoghi per il ricovero del patrimonio culturale;
  3. c) individuare ed attuare gli interventi di messa in sicurezza ivi compreso l’eventuale spostamento dei beni culturali mobili;
  4. d) fornire il necessario supporto tecnico-scientifico per l’allestimento dei depositi temporanei e degli eventuali laboratori di pronto intervento allestiti per i beni culturali mobili allontanati dai luoghi di crisi;
  5. e) produrre relazioni periodiche di monitoraggio sull’andamento della missione;
  6. f) produrre una relazione finale sulla missione.