Situazione Ucraina: “Le campane suonano per i bombardamenti”. Cibo, beni di prima necessità, ma soprattutto medicine e disinfettanti. È il carico di solidarietà, che una delegazione dell’Antoniano di Bologna ha appena consegnato a Leopoli dove “le campane non suonano più per la messa ma solo per dare l’allarme in caso di bombardamenti sulla città”, come raccontano suor Maria e suor Chiara del convento di San Giuseppe delle suore Benedettine, destinazione finale della spedizione.

Situazione Ucraina: “Le campane delle chiese suonano per i bombardamenti”

“Appena hanno aperto i pacchi con gli aiuti, i frati e le suore di Leopoli ci hanno detto: ci avete salvati”, racconta fra Etjen, dell’Antoniano, che ha portato i sostegni in Ucraina. “La quantità di persone che cerca di lasciare il paese è enorme– aggiunge fra Etjen- al confine le code sono lunghissime.”

Tante persone non sono riuscite a scappare

“Molti uscivano dal Paese a piedi, con le valigie e c’erano tantissime mamme che portavano in braccio i propri bambini”. Secondo gli ultimi dati dell’Unhcr, oltre quattro milioni di persone sono fuggite dalla guerra in Ucraina: di queste oltre 85.000 sono arrivate in Italia -il 25% a Bologna- quasi 40.000 sono donne e circa 30.00 sono minori.

Situazione Ucraina: profughi destinazione Italia

Le principali città di destinazione sono Roma, Milano, Napoli e Bologna ma sempre più città  sono in prima linea nell’accoglienza e nel sostegno ai profughi. “La nostra preoccupazione è per tutti coloro che non sono riusciti a scappare: i padri, mariti e figli che sono dovuti rimanere per difendere il proprio paese, la propria casa- dichiara fra Giampaolo Cavalli, direttore di Antoniano- in questi giorni festeggiamo la Pasqua che è la celebrazione della vita, ma per tanti sono giorni terribili. Oltre a sostenere chi è rimasto, vogliamo aiutare anche chi è riuscito a superare il confine, scappando dalla guerra”.