Il Pentagono passerà dalle parole ai fatti e aumenterà i rifornimenti di armi a Kiev. In vista della sempre più probabile offensiva di Mosca nel sud-est del Paese, gli USA si preparano a inviare in Ucraina più di 1.400 missili Stinger (un missile terra-aria a ricerca di calore), più di 5.000 Javelin anticarro (un missile terra-aria portatile) e centinaia di droni. Nell’elenco, pubblicato dall’emittente americana Cnn, compaiono inoltre dispositivi per la visione notturna, 45.000 set di giubbotti anti-proiettili ed elmetti.
Simultaneamente, il governo australiano ha confermato il sostegno militare a Kiev e si appresta a inviare i 20 veicoli corazzati come da richiesta dello stesso presidente Zelensky.
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— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) April 8, 2022
Il Pentagono ritiene che Mosca abbia rinunciato a Kiev
L’invio del Pentagono di armi a Kiev arriva contestualmente alle dichiarazioni del ministro della Difesa statunitense, Lloyd Austin. Il capo del Pentagono ha parlato in un’audizione parlamentare di rinuncia a ogni velleità di conquista di Kiev da parte di Mosca.
“Il presidente russo Vladimir Putin ha rinunciato a conquistare Kiev. Putin pensava che avrebbe potuto conquistare molto rapidamente l’Ucraina, catturare con facilità la sua capitale. Si era sbagliato. Penso che Putin abbia rinunciato ai suoi sforzi militari verso Kiev e ora sia concentrato nel sud e nell’est del Paese“.
Anche sul versante europeo qualcosa si muove in questa direzione. Il presidente del Consiglio Charles Michel anticipa infatti che l’Ue proporrà di aumentare il fondo destinato al sostegno militare all’Ucraina aggiungendo ulteriori 500 milioni fino a un totale di 1,5 miliardi di euro.
Gli Stati Uniti proseguono l’iter di sanzioni
Gli Stati Uniti proseguono l’iter di sanzioni contro due società statali russe attivamente schierate nel conflitto in Ucraina. La notizia giunge direttamente per voce del segretario di Stato Antony Blinken. Nel mirino finisce quella che Washington giudica la più grande compagnia di costruzioni navali russa, la United Shipbuilding Corporation (Usc) nonché la società russa di estrazione di diamanti, Alrosa.
“La Usc è una delle più grandi imprese statali russe e ha sviluppato e costruito le navi da guerra che hanno bombardato le città ucraine. Alrosa è una società di estrazione di diamanti i cui proventi aiutano a finanziare la guerra del governo russo e le atrocità contro l’Ucraina“.