Anche i Pink Floyd, gruppo celebre del rock britannico amato fin dagli anni 60, si mobilita per l’Ucraina. E’ Hey Hey Rise Up il nuovo brano scritto dalla band riunita in supporto al popolo massacrato dal conflitto e si tratta della prima nuova musica originale registrata, dai tempi di The Division Bell del 1994.

Pink Floyd per Ucraina

Hey Hey Rise Up vanta la collaborazione di David Gilmour e Nick Mason; al basso Guy Pratt e alle tastiere Nitin Sawhney. La voce è di Andriy Khlyvnyuk, componente della band ucraina Boombox, estrapolata da un suo post Instagram che lo immortala mentre canta in Sofiyskaya Square a Kiev.

Il titolo del brano dei Pink Floyd deriva dall’ultima frase della canzone ucraina folk di protesta scritta durante la prima guerra mondiale, che si è diffusa in tutto il mondo durante lo scorso mese in protesa all’invasione dell’Ucraina. Questa si traduce con: “Hey, Hey, Rise up and rejoice”.

Gilmour ha annunciato: “Noi, come molti altri, stiamo provando la rabbia e la frustrazione per questo vile atto in cui un pacifico e democratico Paese indipendente viene invaso e la propria gente uccisa da uno dei più grandi poteri del mondo”,  che ha nuora e nipoti ucraini. L’artista ha spiegato anche come ha conosciuto Andriy e la sua band Boombox: “Nel 2015 ho suonato al Koko a Londra in supporto di Belarus Free Theatre, i cui membri erano stati imprigionati. Pussy Riot e la band ucraina Boombox erano in programma. Il cantante Andriy ha avuto problemi con il visto, quindi il resto della band ha fatto da supporto a me durante il mio set. Recentemente avevo letto che Andriy aveva lasciato il suo tour americano con i Boombox, era tornato in Ucraina e si era unito alla difesa territoriale. Poi ho visto questo incredibile video su Instagram. È stato un momento potente che mi ha spinto a volerlo trasformare in musica”.

Conclude: “Spero riceva vasto supporto. Vogliamo raccogliere fondi per beneficenza e alzare il morale. Vogliamo mostrare il nostro supporto e dimostrare che gran parte del mondo pensa che sia totalmente sbagliato invadere un Paese democratico indipendente”.