Il cinema italiano è un’arte sopraffina adorata in tutto il mondo. Dietro alle sue pietre miliari ci sono infiniti racconti e retroscena che contribuiscono a creare i film che poi amiamo. Li ha raccolti e raccontati per la gioia dei cinefili lo scrittore Umberto Berlenghini nel suo libro “Witness – il cinema al banco del testimone”. Ne ha parlato a Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana”, condotto tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 su Radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. L’occasione è stata buona anche per ragionare sull’Umbria terra di cultura.

Sul senso del libro

“Sessanta capitoli per altrettanti film ordinati per nome ma anche in ordine di apparizione come nei titoli di coda, su felice intuizione della mia editor. Dalle pietre miliari della storia ai lungometraggi più recenti, cerco di coprire l’intero arco temporale della Settima Arte in Italia con le difficoltà oggettive di trovare testimonianze per quei titoli davvero indietro negli anni ma anche con la voglia di dare al lettore una specie di contenuto extra dei dvd in formato cartaceo.”

Su “Veloce come il vento”

“Non tutti sanno che Stefano Accorsi accettò quel ruolo perché aveva voglia di apparire brutto, sia esteticamente sia moralmente. Era un ruolo che mancava nel suo curriculum e che voleva aggiungere. Credo lo abbia fatto egregiamente come bene ha figurato Matilda De Angelis, all’esordio in quel film. Veniva dall’underground musicale e accompagnava un amico. Rovere l’ha scelta e sappiamo tutti che percorso ha poi fatto.”

Su “Un tassinaro a New York”

“Alberto Sordi voleva provare l’avventura in America. In Italia era già un monumento e cercava un modo per andare oltre i confini. Quel film rappresentò il suo biglietto aereo per valicare l’oceano. La scelta del taxi fu naturale per la forte comicità che poteva garantire e perché ben simboleggiava l’emigrato in quegli anni.”

Sull’Umbria e Todi come poli culturali

“In questi anni l’Umbria si sta destando dimostrando di essere fucina di talenti? Io sono originario di Todi e ci torno spesso sia per la vicinanza sia per affetto e posso dire che quelle terre sono state scelte da tanti artisti come buen retiro come lo scultore e pittore Nino Cordio.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Umberto Berlenghini:

https://www.radiocusanocampus.it/podcast/umberto-berlenghini-witness/

Ecco la copertina di “Witness – il cinema al banco del testimone” di Umberto Berlenghini:

Umberto Berlenghini