Nelle ultime ore l’Unione Europa ha confermato il quinto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia. All’interno delle azioni preventive da parte della comunità internazionale, c’è anche il sequestro dei beni appartenenti alle figlie di Vladimir Putin. In ogni caso, la maggioranza dei paesi si sta muovendo anche in sanzioni ‘politiche’ attraverso l’espulsione di diplomatici russi. È il caso dell’Italia che nelle ultime ore, tramite annuncio di Luigi Di Maio, ha confermato l’allontanamento di esponenti di Mosca: “In accordo con gli altri partner europei e atlantici e nel contesto della situazione di crisi conseguente all’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Russia”
Espulsione diplomatici russi dall’Italia: la reazione di Mosca
La decisione da parte del Ministero degli Esteri italiano ha scatenato l’immediata reazione da parte della Russia che si è affrettata nell’etichettare la scelta dell’Italia come “indecente”. La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha dichiarato quanto segue: “In questo momento difficilissimo probabilmente l’Italia ha dimenticato chi ha teso a suo tempo una mano. E ora, con tutta la sua leadership, è in prima linea in un attacco al nostro Paese. Questa non è la posizione dei cittadini italiani che scrivono di vergognarsi di chi li governa, di non associarsi a questa posizione, di comprendere la genesi di questa crisi, ma la dirigenza italiana ha preso posizione. Questa è semplicemente una posizione indecente”.
Diplomatici russi espulsi, la posizione degli altri paesi UE
Ad onore del vero, la posizione italiana si è allineata con quella dell’Unione Europea (e americana). Questo perché Italia, Danimarca, Svezia e Spagna hanno fatto seguito alle precedenti scelte di Germania e Francia che lunedì scorso avevano espulso a loro volta diversi diplomatici russi.