“Nell’attuale guerra in Ucraina, assistiamo all’impotenza delle Organizzazioni delle Nazioni Unite“. Lo ha detto Papa Francesco, durante l’udienza generale che si è tenuta oggi, mercoledì 6 aprile.
“Oggi si parla spesso di ‘geopolitica’, ma purtroppo la logica dominante è quella delle strategie degli Stati più potenti per affermare i propri interessi estendendo l’area di influenza economica, ideologica e militare. Lo stiamo vedendo con la guerra. Dopo la seconda guerra mondiale si è tentato di porre le basi di una nuova storia di pace, purtroppo non impariamo, ma purtroppo è andata avanti la vecchia storia di grandi potenze concorrenti”.
“A Bucha crudeltà sempre più orrende”
Il Papa ha poi denunciato le atrocità disumane a cui stiamo assistendo. “Le recenti notizie sulla guerra in Ucraina, anziché portare sollievo e speranza, attestano invece nuove atrocità, come il massacro di Bucha. Crudeltà sempre più orrende compiute anche contro civili, donne e bambini inermi“.
“Sono vittime il cui sangue innocente grida fino al cielo e implora: si metta fine a questa guerra, si facciano tacere le armi, si smetta di seminare morte e distruzione. Preghiamo insieme su questo”. Ieri, proprio da Bucha, da quella città martoriata, mi hanno portato questa bandiera”, ha rivelato, dispiegandola per farla vedere a tutti.
Il viaggio apostolico a Malta
Il Pontefice, al termine dell’udienza, si è concentrato sul suo viaggio apostolico a Malta, paese che ha definito strategico per la sua posizione geografica al centro del Mediterraneo, dove si incrociano popoli e culture.
“Malta rappresenta, in questo quadro, il diritto e la forza dei ‘piccoli’, delle nazioni piccole ma ricche di storia e di civiltà, che dovrebbero portare avanti un’altra logica. Quella del rispetto e anche quella della logica della libertà, della convivialità, delle differenze, opposta alla colonizzazione dei più potenti”.