Il mondo dei social sempre più anti-Russia. Dopo la chiusura di molte piattaforme sul territorio di Mosca, Twitter annuncia un pacchetto di limitazioni volto a limitare la propaganda russa sulla guerra in Ucraina.
“Quando un governo blocca o limita l’accesso ai servizi online nel suo stato, minando la voce e la possibilità di accedere liberamente all’informazione alla gente, ma intanto continua a usare servizi online per le proprie comunicazioni, si crea un grave squilibrio informativo“.
“Quando un governo blocca o limita l’accesso ai servizi online nel suo stato, minando la voce e la possibilità di accedere liberamente all’informazione alla gente, ma intanto continua a usare servizi online per le proprie comunicazioni, si crea un… https://t.co/lnyMK757gD
— RaiNews (@RaiNews) April 6, 2022
Le limitazioni di Twitter contro la propaganda russa
Non si tratta tuttavia del primo intervento apportato dal colosso del Cinguettio. Già in precedenza, come Facebook e Instagram, Twitter aveva bloccato gli account ufficiali russi Rt e Soputnik, considerandoli fabbriche di notizie false.
“Non amplificheremo né raccomanderemo account governativi che appartengano a Stati che limitano l’accesso all’informazione libera e che siano coinvolti nella guerra fra stati, sia che Twitter in quei Paesi sia bloccato oppure no”.
Twitter limita oltre 300 account governativi russi
Twitter ha limitato la diffusione dei contenuti sulla piattaforma a più di 300 profili ufficiali governativi, tra cui quello del presidente Vladimir Putin. Il Numero Uno del Cremlino dispone attualmente di due profili separati. Uno in lingua madre (3.6 milioni di follower) e uno internazionale in lingua inglese (1.7 milioni di seguaci). All’interno dei profili limitati compaiono inoltre ministri, membri dell’ambasciata e ufficiali d’alto rango dell’Esercito russo.
La decisione arriva dopo una serie di tweet polemici, a cominciare da quello dell’ambasciata russa in Gran Bretagna. Quest’ultima aveva definito “fake” le immagini dell’assalto aereo all’ospedale di Mariupol. La BBC aveva cominciato a indagare sull’accaduto, scoprendo una strategia di bombardamento mediatico di account riconducibili a posizioni pro-Putin tramite una diffusa disinformazione. Tutti i tweet hanno subito la successiva cancellazione.
Ciascun account non sarà più visibile nella timeline come “consigliato”, nella sezione “notifiche” o in qualsiasi altra parte del social network. L’algoritmo sarà di conseguenza modificato.