Lo Stato maggiore ucraino denuncia nel rapporto operativo di giornata un bombardamento russo contro la città di Mykolaiv.
“Le truppe russe hanno effettuato attacchi a Mykolaiv con le munizioni a grappolo vietate dalla convenzione di Ginevra. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti. E ci sono stati morti e feriti, compresi bambini“.
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Le truppe russe hanno effettuato attacchi a Mykolaiv con le munizioni a grappolo vietate dalla convenzione di Ginevra. Gli alloggi civili e le strutture mediche, incluso un ospedale pediatrico, sono stati colpiti. Ci sono stati morti e feriti, compresi bambini.— Tg La7 (@TgLa7) April 5, 2022
Bombardamenti russi su Mykolaiv, parla il sindaco
Inoltre il sindaco della città Oleksandr Senkevich ha parlato in un collegamento con la Bbc di dieci civili uccisi e altri 46 feriti nel bombardamento russo di ieri. Il primo cittadino ha chiesto ufficialmente a tutte le donne e i bambini di lasciare Mykolaiv per limitare le vittime civili.
“Siamo sotto bombardamento ogni giorno. Ieri ci sono stati due bombardamenti”, spiega il primo cittadino. “Nel bombardamento di ieri ci hanno colpito con bombe a grappolo nei quartieri dove c’erano solo case con persone che vanno a dormire e al mattino vanno a lavorare“
Un porto cruciale per i russi
Mykolaiv è ormai assediata da circa due settimane, ed è un obiettivo sensibile dei russi in quanto porto sul Mar Nero. L’ultimo episodio risale allo scorso 29 marzo, con l’attacco russo al palazzo governativo che provocò 7 morti e 22 feriti. Il missile ha squarciato l’edificio nel mezzo lasciando in piedi le due parti laterali. Il governatore Vitaly Kim, probabile obiettivo, è scampato al raid: al momento dell’impatto, Kim non era ancora arrivato negli uffici.
L’esercito ucraino sostiene poi che la Russia sta riorganizzando le truppe per un attacco aggressivo nell’est del Paese. Secondo il rapporto della Difesa ucraina il nemico sta raggruppando i soldati concentrando gli sforzi sulla preparazione di un’operazione aggressiva nell’est dello Stato. L’obiettivo è stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk e Lugansk.
Le forze russe continuano anche a bloccare la città di Kharkiv e cercano stabilire il pieno controllo su Mariupol, con continui bombardamenti di artiglieria che distruggono quartieri residenziali e infrastrutture cittadine.