Caravaggio pubblica un nuovo singolo, “Lennon”, confermando tutte le cose interessanti che aveva mostrato nelle canzoni precedenti. Sonorità anni ottanta, testi scritti con cura e una vocalità falsettata molto internazionale. Il senso di questa nuova fatica l’artista lo spiega a Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana”, condotto tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 su Radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. L’occasione è stata buona anche per parlare della cura della sua immagine e del ruolo del cantautore oggi,  come aveva anche analizzato il collega Mauro Di Maggio qualche tempo fa.

Sul senso di “Lennon”

Lennon non è solo l’icona di un grande artista, uno che faceva della sua vita un’opera unica anche attraverso coraggiose azioni politiche insieme a Yoko Hono. Per me è anche e soprattutto il simbolo dell’adolescenza, di quel preciso tempo di vita che ti sembra eterno e non lo è, dove diventi ogni giorno che passa sempre più uomo. Sono cresciuto, ce l’ho fatta e non è poco, ed è avvenuto con le canzoni di questo immenso musicista.”

Sul ruolo del cantautore oggi

“Siamo diventati degli artigiani. Costruiamo giorno dopo giorno la nostra musica e ci mettiamo dentro la cura e l’esperienza di chi ci mette il cuore in un lavoro. Siamo fotografi, produttori, arrangiatori, programmatori e anche manager. Ovviamente è una necessità ma mi consolo pensando che almeno ho la certezza che chi lavora per me lo fa nel massimo del mio interesse. Woody Allen diceva che masturbarsi è fare l’amore con chi ami di certo.”

Sulla cura dell’immagine

“Sembro un po’ David Bowie? Beh stiamo scomodando i giganti della musica. Diciamo che mi piace giocare con i trucchi e i vestiti e questo si rispecchia in molte foto che pubblico sui social. Sogno uno staff di persone che progettino insieme a me questi cambi di look ma al momento è tutta farina del mio sacco. E torniamo al discorso sull’artigianato che abbiamo fatto prima.”

Sui progetti futuri

“L’uscita di Caravaggio “Lennon” non è che l’antipasto del nuovo lavoro. Mi auguro di suonare, suonare e ancora suonare perché è nella dimensione live che mi esprimo al massimo. Giriamo in una specie di power trio a cui aggiungiamo le sequenze per avere sempre un sound inconfondibile e la certezza di non perdere l’identità artistica.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Caravaggio su “Lennon”:

https://www.radiocusanocampus.it/podcast/caravaggio-john-lennon/

Ecco il video di “Lennon” di Caravaggio: