Uno degli imprenditori più attivi negli ultimi anni sul fronte degli investimenti e dell’innovazione tecnologica è sicuramente Elon Musk. Il fondatore di Tesla e Ceo della compagnia aerospaziale SpaceX, dopo essersi espresso sul mondo delle cripto valute e aver fatto balzare e poi crollare il loro valore solo con delle dichiarazioni, questa volta sposta la sua attenzione sui social. Il magnate naturalizzato statunitense ha acquistato il 9,2% delle azioni di Twitter. Lo ha rivelato un documento della commissione di monitoraggio sulla Borsa statunitense, la Securities and Exchange Commission. Questa operazione di Musk, gli ha fatto così guadagnare il titolo di maggior azionista.
La portata dell’investimento
Si parla di un investimento di capitale del valore di 2,89 miliardi di dollari, pari a circa 2,6 miliardi di euro. Questa mossa non ha lasciato indifferente il mercato azionario, facendo guadagnare ai titoli del social network più del 25% all’apertura di Wall Street di questa mattina nel pre-market. Il pacchetto di 73.486.938 azioni rappresenta, infatti, un valore di quattro volte superiore a quello del fondatore del social network, Jack Dorsey, che ha il 2,25%.
Il rapporto di Elon Musk con Twitter
Con i suoi oltre 80 milioni di follower, il fondatore di Tesla è uno dei più grandi utilizzatori del social network. Di recente, ha infatti lanciato un sondaggio su Twitter chiedendo se, secondo gli utenti, il social network rispettasse o meno il principio della libertà di espressione, essenziale per la democrazia. La risposta è stata però chiara, secondo il 70,4% degli utenti Twitter non rispetta in modo rigoroso questo principio, per il 29,6% lo soddisfa. Tutto questo in proiezione di possibili mosse per un miglioramento della piattaforma. Per il momento si attendono quindi delle sostanziali novità in tal senso, non ad un nuovo social.
Lo scenario futuro di Twitter
Dopo l’acquisizione da parte del miliardario è arrivato il messaggio scritto dagli analisti Daniel Ives e John Katsingris di Wedbush: “Ci aspetteremmo che questa partecipazione fosse solo l’inizio di conversazioni più ampie con il consiglio di amministrazione/gestione di Twitter che potrebbe alla fine portare a una partecipazione attiva e a un potenziale ruolo di proprietà più aggressivo di Twitter“.