La Corea del Nord ricorrerà alla propria dotazione di armi nucleari per “eliminare” l’esercito sudcoreano nel caso di un attacco preventivo da parte di Seul. È il monito lanciato da Kim Yo-Jong, la potente sorella del leader nordcoreano Kim Jong-Un. Il secondo in tre giorni da Pyongyang in risposta ai commenti della scorsa settimana del capo della Difesa del Sud, Suh Wook, sulle capacità militari delle sue forze armate.
La netta presa di posizione della sorella del leader, il cui ruolo negli assetti di potere è sempre più centrale, è maturata quando la Corea del Nord ha ripreso i test sulle armi che violano le sanzioni internazionali e le risoluzioni dell’Onu.
La sorella di Kim invoca le armi nucleari
Di seguito le parole pronunciate dalla sorella di Kim-Jong-Un alla KCNA, l’Agenzia Centrale di Stampa coreana:
“Un ragazzo insensato e simile a feccia. È stato un errore molto grave per il pazzo Suh aver discusso di un attacco preventivo contro una potenza nucleare. Nel caso in cui la Corea del Sud optasse per un confronto militare con noi, la nostra forza di combattimento nucleare dovrà inevitabilmente svolgere il proprio dovere. La missione principale del potenziale atomico del Paese era quella di agire come deterrente, ma se dovesse scoppiare un conflitto armato, tali armi saranno usate per “eliminare le forze armate nemiche in attacco“.
North Korea will target South Korea if provoked, Kim Jong Un’s sister Kim Yo Jong warns https://t.co/9lSXZGC3yL
— Sky News (@SkyNews) April 5, 2022
Kim Yo Jong ha descritto il suo messaggio come un “avvertimento”, in totale sintonia con le opinioni del fratello Kim-Jong-Un. Inoltre ha aggiunto che Pyongyang riconsidererà molte cose riguardanti la Corea del Sud. A rincarare la dose contro i sudcoreani è intervenuto Pak Jong Chon, alto funzionario militare del Nord:
“Se l’esercito sudcoreano si impegna in una pericolosa azione militare come un attacco preventivo contro la Rpdc, il nostro esercito dirigerà senza pietà tutta la sua forza militare a distruggere i principali obiettivi a Seoul“.
Dichiarazione che arriva alla vigilia dei 110 anni della nascita del fondatore Kim Il-sung, il nonno di Kim. Il compleanno del “presidente eterno” è uno di quegli eventi che Pyongyang celebra di solito con imponenti parate militari, test sulle armi o lanci di satelliti.