Le spese pubbliche e private italiane che riguardano il settore della Cybersicurezza devono essere considerate un investimento del PNRR. Questo è quanto è emerso dalla V conferenza nazionale, promossa dall’Inps, sulla Cybersecurity, in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Cybersicurezza, la prossima sfida del PNRR
Il presidente Pasquale Tridico ha sottlineato che “è sempre più importante considerare la spesa per la sicurezza un investimento e non un costo, come avviene anche in sanità”. L’Inps stesso “gestisce un patrimonio enorme di numeri, il più grande del Paese, disponendo dei dati del 90% degli italiani”. Per Tridico come Paese “avremmo dovuto investire in sicurezza già in passato, questo è un momento proficuo, anche grazie al Pnrr, per recuperare il gap che abbiamo rispetto ad altri Paesi come la Francia e la Germania”.
Tra gli interventi, quello di Angelo Tofalo, già sottosegretario alla Difesa, che ha evidenziato come la sicurezza sia un bene comune e vada inteso come un investimento. “Abbiamo spinto molto e speriamo di poter riuscire a defiscalizzare gli investimenti delle aziende- sottolinea- perché il pubblico c’è, ma va coinvolto anche il settore privato”.
PNRR: occasione epocale che non può essere sprecata
Tofalo ha osservato che a vera sfida è il modello democratico diretta alla presente e prossima società digitale. Per il Prorettore vicario della Università di Roma Tor Vergata Nathan Levialdi è strategico il confronto tra gli operatori nell’ottica di “prevedere e stimolare iniziative di medio e lungo termine per essere sempre pronti di fronte alle minacce e fronteggiare gli attacchi”.
Per il Professore “serve un approccio multidisciplinare, che comprenda proposte formative e di ricerca” e Gianluca Galasso dell’Agenzia nazionale di cybersicurezza crede che questo tipo di realtà nasca con un grave ritardo rispetto ad altri paesi. “L’Italia è impegnata in una corsa a supporto del pubblico e del privato per prevenire le minacce”. Per raggiungere questo obiettivo, ha detto Galasso, il Pnrr rappresenta una “occasione epocale che non può essere sprecata, grazie allo stanziamento di 623 milioni di euro”.