Elon Musk, CEO di Tesla ed imprenditore sudafricano, è tornato a far parlare di se. Dopo un anno passato a far crescere crypto valute a suon di tweet, l’ultima mossa messa in atto è stata proprio quella di acquistare il 9% di Twitter. Una quota stimata, secondo la SEC, in circa 73.486.938 azioni, per un valore totale di 2,8 miliardi di dollari. Una cifra che potrebbe sembrare esorbitante, ma che, in confronto al patrimonio dello stesso Elon Musk, rappresenta solamente una piccola parte del suo patrimonio.

L’effetto Elon Musk si fa sentire

L’effetto dell’ingresso dell’imprenditore sudafricano sia è fatto immediatamente sentire. Le quotazione del social, infatti, è cresciuta del 25% rispetto alla chiusura di venerdì, arrivando ad una quotazione poco inferiore ai 50 dollari per azione. Acquisto che, però, arriva solo pochi giorni le dichiarazioni del miliardario della Silicon Valley, il quale aveva dichiarato di nutrire un “serio pensiero” riguardo la creazione di un proprio social. La motivazione riguardava il fatto che l’azienda americana minerebbe la democrazia poiché non aderisce ai principi di libertà di parola.

Parole che suonano molto strane, dal momento che lo stesso Elon è un assiduo frequentatore di Twitter, con il suo account che conta circa 80 milioni di follower. E proprio tramite il social l’imprenditore era solito postare delle vere e proprie provocazioni, andando ad influenzare il mercato azionario. Mossa che, nel 2019, aveva portato Musk ad accettare di far pre-approvare dalla SEC i suoi tweet. Accordo che, circa un mese fa, è stato chiesto di essere annullato, con l’avvocato dello stesso imprenditore che ha dichiarato che la Sec voleva “molestare Tesla e mettere a tacere il signor Musk”.