Con il turismo che riparte anche grazie alla situazione Covid-19 i musei sono una delle mete più gettonate i questo periodo. Nel dettaglio la Galleria degli Uffizi è il luogo di cultura più visitato nel nostro paese nel 2021. La classifica vede quest’ultime in prima posizione con 1.721.637 ingressi. A seguire il Colosseo, che ricopre la seconda posizione con 1.633.436, il Parco archeologico di Pompei terzo sito con 1.037.766. In ultimo, per la prima volta i Musei Vaticani al quarto posto con 1.612.530 ingressi. Sul panorama estero, tra i musei più visitati al mondo, dove in testa con 2.825.000 presenze figura il Louvre di Parigi, la Galleria delle degli Uffizi occupa il ventesimo posto con 969.695presenze.

Le iniziative alla Galleria degli Uffizi

Dopo la sospensione per la pandemia, il Ministero della Cultura ha deciso di reintrodurre l’iniziativa del primo weekend con domenica gratuita. Altra classifica è rappresentata dai numeri diffusi dalla rivista Giornale dell’Arte, secondo i quali, gli Uffizi guadagnano la prima posizione anche tra le singole mostre. Nel dettaglio, parliamo dell’esposizione Giuseppe Penone, Alberi in versi che ha registrato 435.283 visitatori, ed occupano anche il secondo e terzo posto con il focus L’ultimo sigillo sul dipinto di Bartolomeo della Gatta con le Stimmate di San Francesco, portato agli Uffizi dalla Pinacoteca di Castiglion Fiorentino, e Leone X torna a Firenze, a Palazzo Pitti.

Le prime reazioni

Le prime parole dopo la pubblicazione di questa particolare classifica sono del direttore della Galleria degli Uffizi Eike Schmidt: “Siamo di nuovo su una linea ascendente che fa ben sperare per il futuro. Si è trattato di un impegno di squadra che ha coinvolto tutti i colleghi che lavorano agli Uffizi con le più diverse mansioni. Insieme è stato possibile realizzare i tre fattori decisivi che hanno potuto attirare e fidelizzare i visitatori: le nuove sale del Cinquecento aperte lo scorso maggio, le mostre che spaziano dall’antichità classica al contemporaneo e l’offerta culturale che diramiamo anche sul web e sui social”.