Una nuova riunione “ad oltranza” per uscire dallo stallo. Si sta svolgendo oggi, lunedì 4 aprile, al Palazzo dei gruppi di Montecitorio, un nuovo round sugli emendamenti sulla riforma del Csm e dell’ordinamento giudiziario, all’esame della Commissione Giustizia della Camera. Sono presenti la ministra della Giustizia Marta Cartabia, i capigruppo della maggioranza in Commissione e alcuni senatori.

I nodi irrisolti sulla riforma del Csm

Oggi bisognerà sciogliere in giornata tutti i nodi ancora irrisolti, che non sono pochi, per arrivare a un testo condiviso. Anche perché il tempo stringe e la riforma sulla giustizia è stretta da tre scadenze improrogabili.
Quella del 19 aprile con l’esame calendarizzato per l’Aula della Camera, quella del 12 giugno con il voto dei referendum e, infine, quella degli inizi di luglio quando si dovrebbero tenere le elezioni del Csm.

Al centro del confronto c’è il sistema elettorale del Csm, con l’ipotesi di un sorteggio delle sedi di corte d’appello nella formazione dei collegi elettorale, ipotesi presente in alcuni subemendamenti e sulla quale la Guardasigilli aveva invitato a riflettere nell’ultimo incontro.

L’accelerazione voluta da Cartabia è avvenuta in seguito al richiamo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che, dal suo discorso di insediamento in poi, ha scandito ripetutamente che “la riforma del Csm non è più rinviabile”. E dopo gli ultimi tre, lunghi, incontri di maggioranza è orami giunto tempo di chiudere.

Draghi sente Berlusconi

Su questo tema anche il  presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha chiesto a Silvio Berlusconi di salvaguardare il governo dalle tensioni, richiamando il senso di responsabilità di ciascuno per raggiungere un accordo.

Come riporta il Corriere della Sera, il Cavaliere ha però riferito ai suoi che su alcuni punti non intende venire meno a “battaglie storiche” di Forza Italia. E tale ritiene una nuova modalità di elezione dei componenti del Csm che preveda una qualche forma di sorteggio. Su questo, Forza Italia non intende fare passi indietro.