La guerra tra Russia e Ucraina va avanti da poco più di un mese, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che continua a guidare la controffensiva del suo popolo e a chiedere aiuto all’UE. Intervistato dalla Cbc, il presidente dell’Ucraina accusa Mosca di continuare a commettere un genocidio.

Zelensky: “Dobbiamo proteggere la nostra libertà, la nostra terra e la nostra gente”

Zelensky ha rilasciato l’intervista dopo il ritrovamento di una fossa comune nei pressi di Bucha. Durante la sua conversazione con l’emittente canadese, il presidente ucraino ha affermato che nel suo Paese vivono più di 100 nazionalità e che è suo dovere proteggerle:

“Quello messo in atto dalla Russia è un genocidio: ciò che sta accadendo in queste ore è la distruzione e lo sterminio di tutte queste nazionalità. Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il Sud del nostro Paese. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a Est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente. Più gente protesta, più è difficile per gli occupanti distruggerci e distruggere la nostra libertà” 

 La questione del Donbass è al centro dell’operazione militare speciale attuata dalla Russia, come spiega il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov:

“La Russia riconosce la sovranità delle popolari di Donetsk e Lugansk: la nostra operazione è partita su richiesta di questi due Stati. L’obiettivo è quello di salvarle e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014” 

Passi avanti sul fronte diplomatico

Ci sono degli sviluppi anche sul fronte diplomatico, in quanto le bozze di accordo tra Russia e Ucraina sarebbero quasi pronte per le consultazioni dirette tra Zelensky e Vladimir Putin. È il capo negoziatore ucraino David Arakhamia ad affermarlo, come riportano vari media turchi:

“Le bozze dei documenti sono state sufficientemente sviluppate per consentire consultazioni dirette tra i leader di Ucraina e Russia. Non ci sono ancora una data e un luogo per l’incontro tra Zelensky e Putin, probabilmente avverrà ad Ankara o Istanbul. Anche la parte russa ha confermato che i documenti sono sufficientemente sviluppati: ora dobbiamo portare le questioni di discussione alla fase finale e prepararci all’incontro tra i due leader” 

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