Armi Usa all’Ucraina: il conflitto è ad una svolta
Il conflitto russo ucraino non sembra volgere al termine a breve giro di posta. Le illusioni putiniane di guerra lampo sono naufragate ben presto e, abbondantemente superato il mese di conflitto, la strategia di supporto dell’Occidente alla resistenza ucraina subisce una decisiva svolta.
Biden risponde a Zelensky
Se Mosca si dice pronta alla guerra prolungata, Zelensky sta per ricevere ciò che chiede già da più di due settimane: carrarmati. Joe Biden ha autorizzato il trasferimento di mezzi blindati di fabbricazione sovietica a Kiev per rafforzare le sue difese. I carrarmati consentiranno alle linee di difesa ucraine di effettuare lanci di artiglieria a lunga gittata su obiettivi russi in Donbass. Altro elemento cruciale è il tempo: quando arriveranno?
Conferme ufficiali
Da questo fronte ci sono dichiarazioni ufficiali che giungono da un ufficiale americano, citato dal New York Times, che ha spiegato che i trasferimenti inizieranno presto, ma non ha voluto precisare il numero, né da quali Paesi arriveranno. Zelensky aveva chiesto a Biden di «identificare capacità aggiuntive in modo da aiutare l’esercito di Kiev a difendere il suo Paese». E’ stato accontentato, anche perché l’amministrazione Usa ha già stanziato ulteriori 300 milioni di dollari in aiuti militari per l’Ucraina.
Armi Usa all’Ucraina: missili laser e droni leggeri
«Gli Stati Uniti hanno impegnato più di 1,6 miliardi in assistenza militare a Kiev dall’invasione non provocata e premeditata da parte della Russia. In particolare, nell’ultimo pacchetto sono compresi missili guidati da laser, droni «kamikaze» Switchblade (con testate esplosive) e droni leggeri di tipo Puma (da ricognizione). E ancora blindati Humvees, mitragliatori non convenzionali (non usati regolarmente dall’esercito Usa), oltre a visori notturni, sistemi per le immagini termiche, sistemi di comunicazione tattica sicuri, servizi satellitari, materiale medico», ha spiegato il portavoce John Kirby.
«Le forze russe si stanno ammassando nel Donbass, verso Kharkiv, e si stanno preparando per attacchi ancora più potenti. Ora si stanno ritirando dal Nord dell’Ucraina in un modo lento, ma evidente – ha sottolineato Zelensky – Chiunque torni in questa zona deve stare molto attento. È ancora impossibile tornare alla vita normale, bisogna aspettare che la nostra terra venga bonificata ed essere certi che non ci saranno nuovi bombardamenti». Tra le attrezzature che verranno fornite dagli Usa c’è anche materiale per proteggere i civili contro eventuali attacchi chimici russi come maschere anti-gas, tute protettive e altri equipaggiamenti.