Sul caso interviene anche il genetista Giuseppe Novelli, dell’Università Roma Tor Vergata, intervenuto all’Ansa: "La mappa del dna è a prova di errore, dato che gli scienziati si sono aiutati con una sorta di correttore automatico, denominato Merfin, capace di correggere in corsa le sequenze. È come avere un vocabolario del dna. Abbiamo dei termini di riferimento che finalmente rendono possibile fare la diagnosi di alcune malattie. Non basta sequenziare il Dna: bisogna saperlo leggere e bisogna interpretarlo. In caso contrario, risulta molto difficile fare la diagnosi malattie dovute a sequenze ripetute, con interruzioni che in passato non si potevano vedere. Completa la platea l genetista Francis Collins, consulente scientifico della Casa Bianca ed ex direttore del National Institutes of Health (Nih): "Ci sono voluti nuovi metodi di sequenziamento del Dna e di analisi computazionale. E’ valsa la pena aspettare, adesso emerge una varietà di sorprendenti caratteristiche architettoniche, con importanti conseguenze per la comprensione dell’evoluzione umana, della variazione e della funzione biologica.Il primo genoma umano davvero completo - Galileo #Salute https://t.co/etCdy1uorw
— Galileo (@galileoedit) April 3, 2022