Durante l’Angelus tenuto a Malta, Papa Francesco continua ad invocare la pace e a fermare la guerra in Ucraina, definita “sacrilega”. Parole dure del pontefice, che chiude così l’ultimo giorno del suo 36° viaggio apostolico.
Guerra Ucraina, l’appello del papa: “Non stanchiamoci di aiutare chi soffre”
La giornata del pontefice inizia con una visita alla basilica e alla grotta di San Paolo a Rabat: prima di dirigersi a piazza dei granai a Floriana per la messa, Francesco ha salutato dei rappresentati delle diverse comunità religiose e alcuni malati. Di fronte a 20 mila fedeli riunitisi per ascoltare la sua omelia, papa Francesco invoca di continuare a pregare e ad aiutare le persone colpite dalla guerra in Ucraina:
“Preghiamo ora per la pace, pensando alla tragedia umanitaria della martoriata Ucraina, ancora sotto i bombardamenti di questa guerra sacrilega. Non stanchiamoci di pregare e di aiutare chi soffre. La pace sia con voi!”
Parole dure del pontefice che continua a lavorare e a invocare la pace. Dopo pranzo in nunziatura nel pomeriggio il papa avrà il suo ultimo appuntamento sull’isola di Malta: l’incontro con i migranti del Centro “Giovanni XXIII Peace Lab”. Una volta finito l’incontro, Francesco salirà sul volo che lo riporterà a Roma, con l’arrivo previsto intorno alle 19.40.
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