Con la guerra rischia di venire a mancare dal mercato oltre ¼ del grano mondiale. L’Ucraina assieme alla Russia controlla circa il 28% sugli scambi internazionali.

Alessandro Apolito, Capo dell’Ufficio Tecnico, secondo una ricerca condotta dalla stessa Coldiretti, parla di una grave riduzione e di possibili aumenti su pane e pasta. Intervenuto a Radio Cusano Campus e a Cusano Italia Tv, nella trasmissione Rotocalco 264, ha parlato anche di risvolti anche per il nostro Paese sui prezzi. Ha invitato i consumatori a preferire una produzione tutta italiana.
“Smentisco quanto si va a dire in giro ovvero che i mercati di campagna amica siano più cari, smentisco questa falsa diceria”.
Questa emergenza internazionale riguarda direttamente l’Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l’alimentazione del bestiame. Dall’Ucraina in Italia arriva appena il 2,7% delle importazioni di grano tenero per la panificazione per un totale di 122 milioni di chili . L’Italia importa circa la metà del mais di cui ha bisogno.

L’Italia acquista mais sui mercati esteri per oltre 6 milioni di tonnellate provenienti prevalentemente da Ungheria 30%, Slovenia 13% e appunto Ucraina 13%, secondo lo studio Divulga.

“L’Unione Europea gioca dunque un ruolo determinante per garantire gli approvvigionamenti alimentari e bisogna evitare comportamenti protezionistici come il blocco delle esportazioni”

ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini a Bruxelles.

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