Non c’è segno di distensione nella guerra tra Russia e Ucraina come sottolineato da Volodymyr Zelensky che ha annunciato di aspettarsi nuovi bombardamenti. Il presidente ucraino si è pronunciato in un video notturno pubblicato sui social in cui ha analizzato i pericoli imminenti e lanciato messaggi chiari a Putin.

I primi passaggi del suo discorso sono tutti dedicati alla minaccia russa ed alla richiesta di nuove sanzioni da parte dell’Occidente:

“La battaglia è dura, ma si va verso nuove battaglie ancora più dure. Sappiamo che non abbiamo superato tutti gli ostacoli, ma che ne restano di nuovi e più probanti, però tutti noi vogliamo vincere e quando succederà tutti lo vedranno. Tutti sentiranno la pace arrivare”.

Queste le parole di Zelensky che questa volta si è ripreso in una location diversa che tuttavia conserva i tratti di un vero e proprio bunker. Nonostante l’atmosfera cupa, il grido di forza e speranza del presidente ucraino è rimasto vigoroso anche nell’annunciare imminenti nuovi attacchi:

“La situazione nell’Est del Paese resta molto difficile e la Russia si sta preparando a bombardare di nuovo il Donbass e Kharkiv”.

Conflitto Russia-Ucraina: il messaggio di Zelensky a Cina e Russia

Come anticipato, la minaccia di nuovi bombardamenti non ha scalfito lo spirito del presidente Zelensky che ha approfittato del suo video messaggio per chiedere aiuto anche alla Cina: “Vorremmo che la Cina stesse dalla nostra parte” ha dichiarato.

Il messaggio arriva non per caso ma sembra una risposta nata in seguito al vertice UE-Cina condotto dalla Von der Leyen. Nell’occasione, la Presidente della Commissione europea e il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel avevano incontrato la classe dirigente cinese per chiedere a quest’ultimi di prender posizione sul conflitto.

Nel frattempo, Volodymyr Zelensky non ha perso occasione per sottolineare la condotta criminale della Russia in merito al reclutamento in Crimea:

“La federazione russa sta cercando di reclutare soldati anche in Crimea. Si tratta di una violazione del diritto umanitario internazionale e di un crimine di guerra di cui sarà responsabile. Ed è anche un argomento per il quale le sanzioni contro la Russia dovrebbero essere rafforzate”.