Leo Gullotta è il protagonista di Bartley lo scrivano, il 5 e 6 aprile alle 21, alla Sala Garibaldi di Carrara. Chiude in bellezza la stagione di prosa 2021/2022. Leo Gullotta, volto noto della migliore televisione comica anni Novanta, attore catanese di sconfinato talento, interpreta il ruolo di un anonimo avvocato gentile. Nello studio di Bartley vi sono due impiegati che si odiano e cercano di rubarsi lo spazio sulla scrivania, una segretaria civettuola che si fa corteggiare a turno da entrambi, ma che spasima per il datore di lavoro, e una donna delle pulizie attiva e invadente. La storia è ambientata in una Wall Street di un secolo fa, è adattata da Francesco Nicolini e ispirata ad un racconto di Herman Melville.
Leo Gullotta e l’importanza dell’opera Bartley lo scrivano
Lo scritto fu pubblicato per la prima volta nel 1853 e fu concluso nel 1856 con variazioni testuali. Bartley lo scrivano è un racconto che è stato adattato per lo schermo due volte: nel 1970 e nel 2001. Si tratta di un’opera che non ebbe fortuna quando venne pubblicata, ma rappresenta uno dei racconti più famosi della letteratura nordamericana, considerato uno dei precursori della letteratura esistenzialista e dell’assurdo, anticipa molti temi successivamente trattati da Il Processo di Kafka. Lo spettacolo è in scena al Teatro Quirino fino al 3 aprile, per poi continuare il viaggio a Carrara.
La perdita della sorella, indimenticabile dolore
Di recente l’attore ha raccontato il dramma personale della perdita della sorella, una delle persone più importanti della sua vita, deceduta a causa di un’embolia. Una perdita che lo ha segnato.