Riccardo Cucchi è una voce che tutti noi abbiamo amato ed ascoltato. Le sue cronache sportive in “Tutto il calcio minuto per minuto” e per la Rai hanno scaldato i cuori di tutti gli appassionati di sport in Italia. Dalla sua lunga esperienza potrebbe arrivare la ricetta per far ripartire il calcio nostrano dopo l’ennesima eslusione dai Mondiali. Ne parla a “Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana”, condotto tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 su Radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. Ora che Cucchi è guarito dal Covid che gli fece saltare l’evento su Pietro Mennea con Eusebio Haliti, può serenamente parlare della sua fede calcistica e dei suoi apici di carriera.
Su come ripartire dopo l’esclusione ai Mondiali
“La mia opinione? Ripartiamo tutti dal calcio femminile. E’ bello, avvincente e c’è tanta tanta tecnica nelle giocatrici. Non dico che sia assente la tattica ma sono ancora partite dove conta molto la giocata della singola. E poi c’è una Juventus che in Champions viaggia forte. Rivedo quei valori dello sport e del calcio di quando ero piccolo io che mi fecero innamorare da tifoso.”
Sul ruolo sociale di “Tutto il calcio minuto per minuto”
“Per me è stato un sogno e un onore far parte di quella trasmissione che ascoltavo da fruitore insieme agli amici. Per farti entrare la Rai chiedeva molto: ho superato diverse selezioni e poi ho dovuto fare un corso di dizione con Arnoldo Foà! Ho ancora davanti agli occhi le immagini delle famiglie in giro per le città la domenica pomeriggio con gli uomini che avevano la radiolina vicino all’orecchio e la gente che ogni tanto chiedeva gli aggiornamenti delle partite.”
Su Lazio & Libertà
“Come avevo promesso a tutti quelli che che me lo chiedevano, ora che ho smesso ho dichiarato la mia fede calcistica: la Lazio. L’idea di Lazio & Libertà è di far tornare lo stadio alle famiglie, partite dove i bambini sventolano le bandiere felici e l’avversario non è un nemico. Un tempo era così e credo davvero si possa tornare a farlo. Ci stiamo impegnando e sono fiducioso che ci riusciremo.”
Sulla finale di Champions vinta dalla Juve
“Juventus Ajax fu la mia prima cronaca in sostituzione di Sandro Ciotti. Conservo ancora l’accredito di quella finale storica che vide Ravanelli fare un gol straordinario e la Vecchia Signora aggiudicarsi quello che è ancora l’ultimo titolo in bacheca. Erano gli anni di Lippi, con giocatori straordinari che fecero altre bellissime finali e che in Italia dominò. Era davvero un calcio impressionante.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Riccardo Cucchi:
https://www.radiocusanocampus.it/podcast/intv-riccardo-cucchi/