Crisi Ucraina, l’UNICEF in collaborazione con il Ministero delle politiche sociali ucraino fornirà 2.220 UAH (74 dollari) a persona a 52.000 famiglie che lottano per provvedere ai loro figli. Il nuovo programma di trasferimento di denaro si rivolge alle famiglie numerose, con tre o più bambini. Ma anche alle famiglie con due o più bambini, di cui uno con disabilità.

Crisi Ucraina. Sostenere le famiglie per la resilienza

Il sostegno finanziario aggiuntivo integra i programmi statali esistenti prima della guerra. Oltre a quelli che sono stati istituiti dall’inizio delle ostilità, come quelli per gli sfollati interni. “Questo orribile conflitto ha devastato la vita dei bambini e le famiglie non solo cercano di sopravvivere, ma lottano anche per provvedere ai bisogni essenziali dei loro figli”.  Così Murat Sahin, Rappresentante dell’UNICEF in Ucraina. “Questo sostegno in contanti darà almeno un po’ di sollievo, ma c’è bisogno di fare molto di più”, ha aggiunto.

Questa prima fase del programma mira a estendere la copertura per raggiungere più bambini e famiglie a seconda della disponibilità di fondi.  I dati dimostrano che i trasferimenti di denaro sono una risposta efficace per soddisfare i bisogni immediati dei bambini. A lungo termine, i trasferimenti di denaro possono costruire la resilienza delle famiglie, rafforzando la loro capacità di affrontare meglio gli shock. Secondo l’Oms sono 18 milioni le persone colpite in Ucraina, di cui 6,7 milioni sono sfollati interni e quasi 3 milioni sono fuggiti dal Paese. Una emergenza di proporzioni immense per cui la situazione anche sanitaria è al limite.  Le catene di approvvigionamento sono state gravemente interrotte e le scorte di medicinali stanno finendo. Gli ospedali stanno lottando per fornire l’assistenza ai malati e ai feriti”.

Inoltre agli ultimi numeri evidenziati dall’Onu non solo il sostentamento rischia di venir meno ma la situazione è aggravata dal numero imprecisato di vittime ucraine. Sarebbero almeno 1.232 infatti i civili uccisi dall’inizio della guerra , tra cui 112 bambini secondo l’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani (Ohchr).  I feriti accertati  1.935, di cui 149 minori. L’agenzia delle Nazioni Unite tuttavia sottolinea che “le cifre reali potrebbero essere significativamente più alte”, viste le difficoltà a reperire informazioni verificate, specie da alcune aree del Paese.