Gas russo in rubli. Da domani i Paesi “ostili” dovranno pagare le forniture di gas russo in rubli. Lo ha stabilito il presidente Vladimir Putin firmando oggi. 31 marzo, un decreto presidenziale che  prevede che Gazprombank apra conti speciali nella valuta russa per gli acquirenti di gas dei Paesi ostili.

Senza pagamenti in rubli il gas verrà bloccato

“Offriamo alle controparti di tali Paesi uno schema chiaro e trasparente: per acquistare gas naturale russo, devono aprire conti in rubli nelle banche russe” ha detto Putin aggiungendo che “i contratti esistenti per la fornitura di gas saranno interrotti se gli acquirenti provenienti da Paesi ostili non adempiranno ai nuovi termini di pagamento”.

Se i pagamenti non avverranno secondo le disposizioni del decreto russo i Paesi acquirenti subiranno “tutte le conseguenze del caso. Nessuno vende niente gratis e non faremo la carità, i contratti esistenti saranno bloccati”. Ha ammonito Putin.

L’Italia continuerà ad acquistare gas russo

Sulle forniture di gas russo all’Italia è intervenuto il premier Mario Draghi, durante l’incontro con la stampa estera. Il primo ministro ha riportato le parole del presidente Putin: “i contratti esistenti rimangono in vigore”. L’Italia continuerà a pagare in euro. “La spiegazione di come si fa a mantenere il pagamento in euro o in dollari e soddisfare allo stesso tempo l’indicazione russa per il pagamento in rubli, è stata una spiegazione molto lunga. – ha detto Draghi – Quello che ho capito è che la conversione dal pagamento in euro o in dollari ai rubli è un fatto interno alla Federazione russa”

Gas russo in rubli. Germania e Francia pronte a tagliare le forniture dalla Russia

I ministri dell’economia di Francia e Germania hanno intanto reso noto che i due Paesi “si preparano” comunque nel caso in cui la Russia dovesse bloccare le forniture di gas. “Potrebbe esserci una situazione in cui venerdì, in circostanze particolari, non ci sarà più il gas russo. Sta a noi preparare questi scenari e ci stiamo preparando”, ha spiegato il ministro francese Bruno Le Maire. I governi dei due Paesi, hanno spiegato che “si coordineranno in modo stretto e quotidiano per reagire all’aumento dei prezzi e allo shock energetico.”

Quali sono i Paesi ostili?

Oltre a tutti gli stati dell’EU, nella blacklist dei Paesi ostili aggiornata dalla Russia sono presenti Albania, Andorra, Macedonia del Nord, Regno Unito, Islanda. Liechtenstein, Monaco, Norvegia, San Marino, Ucraina, Montenegro, Svizzera. Oltreoceano Australia, Canada,  Micronesia,  Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Singapore, USA, Taiwan (Cina), e Giappone.