La guerra tra Russia e Ucraina si sta combattendo anche sul web. Tanti gli attacchi ai server russi da parte ad esempio di Anonymous volti a danneggiare la comunicazione del Cremlino. Le ultime notizie parlano invece di un possibile scandalo in terra russa. Uno dei più grandi colossi tech del paese, Yandex, secondo fonti provenienti dal Financial Times avrebbe raccolto diversi dati sensibili dai cellulari dei suoi utenti. Questi dati poi sarebbero stati inviati a dei server russi. Si teme quindi che questo presunto atto di violazione della privacy possa arrivare anche in Europa.

La posizione di Yandex

Il colosso russo assimilabile al più internazionale Google ha fatto sapere di raccogliere delle informazioni, per poi archiviarle sia in Finlandia che in Russia, ma definendo questi dati “non personalizzati e molto limitati”. Lo stesso Yandex ha poi aggiunto che queste informazioni non includerebbero dati sensibili, ma definendo l’impossibilità di identificare gli utenti basandosi esclusivamente su tali informazioni raccolte. La notizia quindi ha attivato subito un protocollo specifico, visto il possibile utilizzo di questi dati.

Le prime reazioni

Ad esprimere un parere in merito è stato il professor Giorgio Ventre ordinario di sistemi di elaborazione delle informazioni presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II: “Va sottolineato che i dati raccolti da Yandex non riguardano i contenuti di conversazioni o messaggi, ma come riportato dalla stampa, metadati come gli indirizzi IP. Resta il fatto che se ne potrebbe fare un uso distorto come tutto sommato ha anche ammesso Yandex stessa; si potrebbe ad esempio localizzare l’utente del cellulare in questione”.

La possibile soluzione per tutelare l’Europa

Ora si sta valutando quindi come questa notizia e questo possibile pericolo per i dati degli utenti possa proiettarsi in Europa. Visto che la stessa Yandex opera non solo in Russia ma anche in Europa orientale, l’Unione Europea dovrebbe obbligare qualsiasi operatore che agisca nello spazio UE a stoccare i dati presso server sicuri e garantiti delle norme europee. Tutto questo perché il mondo delle comunicazioni e del digitale arriverà ad essere sempre più globalizzato. Le problematiche che ne concernono quindi dovrebbero essere affrontate con una pluralità di soggetti interessati.