Negli ultimi giorni, l’Olimpia Milano ha dovuto fare i conti con un nuovo caso di positività all’antidoping di un suo giocatore. Si tratta di Dinos Mitoglou, pizzicato durante un controllo avvenuto dopo la partita di Eurolega Panathinaikos-Milano del 4 marzo scorso. Il giocatore è stato automaticamente sospeso, mentre non è stata rivelata la sostanza dopante, in attesa di avere la certezza anche dalle controanalisi. Milano, lo ricordiamo, si porta dietro anche la vicenda legata a Moraschini. L’atleta azzurro era stato trovato positivo ad un anabolizzante e negli scorsi giorni l’Olimpia ha interrotto il suo contratto.
Nuovo caso doping Olimpia Milano, le parole di Messina
È chiaro che all’interno della società gli umori siano grigi, ma c’è comunque la volontà di preservare l’immagine di una struttura che si è sempre proposta come modello da seguire, sia in campo che fuori dal parquet. Ecco perché nelle scorse ore, per voce di coach Ettore Messina, Milano ha parlato in questa maniera della nuova vicenda di doping: “Come società, sia negli anni passati e con le precedenti gestioni che quest’anno, ha sempre fatto il massimo per competere in modo corretto, rispettando noi, gli avversari e il gioco. Per noi come società e per il gruppo che rappresentiamo, visto quando accaduto con Moraschini e Mitoglou, non abbiamo alcun tipo di tolleranza nei confronti del doping. Sia per casi di superficialità che di dolo: il doping non lo possiamo accettare.”
Olimpia Milano, Messina: “Spero Mitoglou possa chiarire”
Quindi, Messina ha chiosato in questa maniera: “Mi auguro che Mitoglou abbia la possibilità di spiegarsi e che sia stato un errore. Sono estremamente dispiaciuto, soprattutto per le persone che lavorano nel nostro staff medico e di prevenzione degli infortuni. È gente che da mattina a sera, fin dall’inizio della stagione, ricorda a tutti quali sono le regole. Mi disturba e ci disturba che si possa anche lontanamente pensare a qualche mancanza da parte di gente che lavora con estrema professionalità ogni giorno, soprattutto quando i giocatori tornano dagli infortuni”.