Dopo una estate da favola e un inverno di recupero della condizione, Filippo Tortu nelle ultime ore ha viaggiato verso Roma per cominciare nel migliore dei modi la propria stagione con il raduno della Nazionale. Il velocista azzurro ha ritrovato così i suoi ‘vecchi’ compagni di viaggio della 4×100, con cui si è portato a casa la clamorosa medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

A differenza di Jacobs, l’atleta classe 1998, ha dovuto saltare la prima parte di stagione (quella indoor) per concentrarsi completamente sui prossimi Mondiali di luglio, così come sugli Europei di agosto. Due appuntamenti che testeranno anche la sua volontà di concentrarsi principalmente sui 200 metri e non più solo (esclusivamente) sulla distanza dei 100. Le premesse sono decisamente buone, infatti con il tempo di 20″11 registrato lo scorso settembre, Filippo è il secondo italiano più veloce di sempre nei 200 metri piani, alle spalle del primatista europeo Pietro Mennea. Ecco perché Tortu ha tutte le carte in regola per stupire il mondo.

 

Atletica, le parole di Tortu

L’atleta delle Fiamme Gialle ha parlato in questa maniera rispetto alla storica volata della 4×100, chiusa con la sua ultima frazione da favola: “Quell’ultima frazione mi ha trasformato, mi ha sbloccato, ho scoperto un atleta nuovo. Sono felice di come mi sto allenando e dei riscontri che arrivano dalla pista. Sono ambizioso. Anche quest’anno, come sempre, non ho preparato le indoor e non è stato facile stare a guardare, ma conservo questa fame per la stagione all’aperto.”

Poi, la conferma di volersi concentrare specialmente sui 200 metri, non abbandonando totalmente la distanza dei 100: “Credo ai primi di maggio. Quest’anno la stagione inizierà prima del solito perché ai primi di luglio dovremo già partire per gli Stati Uniti e prima ci sarà poco tempo per gareggiare. Mi concentrerò sui 200 metri, ma confesso che nel cuore resto un centometrista. Non abbandonerò la distanza.”