Bankitalia ha bloccato l’apertura di conti verso nuovi clienti, per N26. La banca online tedesca, quindi, non potrà più sottoscrivere contratti con nuovi clienti. Tale mossa, inoltre, va a colpire anche i clienti “vecchi”, in quanto, con il nuovo provvedimento, N26 non potrà vendere nuovi prodotti o servizi ai clienti attuali. Ma cosa ha spinto Bankitalia ad attuare questa mossa? Le criptovalute.

L’ascesa della carta tedesca e il blocco di Bankitalia

Un blocco arrivato a seguito del provvedimento del 28 marzo 2022, ai sensi dell’art. 7, comma 2 del d.lgs. 231/07 e dell’art. 79, comma 4 del TUB, con il quale la Banca d’Italia si è mossa per fare delle verifiche in materia di antiriciclaggio. Anomalie, come già detto, riscontrate a seguito della vendita di servizi come i cryptoassets. Una stangata non da poco per la banca tedesca, che trae la sua forza proprio dalla vendita di questi mercati. N26, infatti, fornisce una carta conto corrente di base gratuita e una carta di debito MasterCard a tutti i suoi clienti. Inoltre, sempre i clienti possono richiedere scoperti di conto corrente e prodotti di investimento.

Mossa che, inevitabilmente, ha permesso alla stesa carta di spopolare in tutta Europa. Sottoscrivendo un contratto per il conto base, infatti, il cliente non dovrà pagare nessuna commissione mensile. N26, però, offre anche conti premium che mettendo a disposizione ulteriori funzionalità, pagando un costo mensile. Una mossa, quindi, quella di Bankitalia, che, almeno momentaneamente, va a tagliare le gambe alla banca tedesca, ma che potrebbe scatenare un effetto a cascata. N26, infatti, non è l’unica carta di questo tipo, ma ne esistono tante altre, alcune delle quali basano il proprio modello di business sulla possibilità di compravendita nei mercati azionari semplicemente attraverso l’applicazione.