Non c’è spazio per la Superlega. È il messaggio che arriva da parte di Nasser Al Khelaifi, presidente del Paris Saint Germain e numero uno dell’ECA, l’assemblea dei club europei che si è riunita ieri e oggi a Vienna, in Austria, per la 27^ Assemblea Generale con quasi 200 membri partecipanti.

Al Khelaifi, nella conferenza stampa di chiusura dei lavori, è tornato a parlare del progetto Superlega lanciando un chiaro messaggio a Juventus, Barcellona (sul tema è intervenuto anche il presidente blaugrana Laporta) e Real Madrid, i tre club che insistono con questa idea: “Tutti sono contro la Superlega – spiega Al Khelaifi – i tifosi, i media, i club piccoli e grandi. Loro invece sono solo tre. C’è un grande potenziale, siamo molto eccitati da quel che stiamo facendo e da quel che faremo. Come vedete siamo qui per parlare del futuro, delle collaborazioni, crediamo nelle nostre competizioni Uefa, in quelle per club“.

La cosa positiva e al tempo stesso strana è che in questo momento stanno giocando nei tornei Uefa – aggiunge Al Khelaifi rivolgendosi ai club fondatori della Superlega – si divertono quindi prendono parte alle competizioni migliori. Non c’è molto che possono fare. Noi siamo qui tutti uniti. Facciamo parte dell’ECA. Abbiamo trovato la nostra unità nel 2021. Siamo tutti insieme lavorando come una famiglia“.

Assemblea ECA, le decisioni adottate

I membri dell’ECA hanno discusso di diversi temi nei due giorni di lavoro. Da una parte l’aspetto economico dei club, alla ricerca di una maggiore sostenibilità, dall’altra l’aspetto competitivo, con l’idea di consentire a due club di qualificarsi alla Champions League in base al coefficiente Uefa. I membri dell’ECA hanno dato il loro parere favorevole su questi argomenti

  • Modernizzazione delle regole del fair play finanziario, con l’introduzione di controlli sui costi e una maggiore enfasi sulla sostenibilità dei club;
  • Le ultime proposte di Uefa ed Eca per il format delle competizioni Uefa per il ciclo 2024-2027, con l’accesso di 36 squadre nella fase a gironi;
  • Un approccio collaborativo e inclusivo per determinare il futuro calendario internazionale dei match;
  • Inoltre l’ECA ha destinato un milione di euro alle vittime della crisi umanitaria in Ucraina.