Mariupol fa la conta dei danni ma il dramma non riguarda solo l’immane opera di ricostruzione di cui dovranno farsi carico coloro i quali verranno alla fine della guerra, i numeri più sanguinosi sono quelli che identificano le vittime più indifese di questo conflitto: i bambini. Se le persone decedute nell’assedio russo a Mariupol sono circa 5mila, il dato che fa rabbrividire riguarda i 210 bambini morti finora.
Mariupol e le sue morti bianche
A divulgare le cifre di un bilancio straziante è lo stesso sindaco della città portuale ucraina, Vadym Boychenko. L’assedio di Mariupol è in corso da 28 giorni e secondo Boychenko 140mila persone sono riuscite a fuggire prima che le vie d’uscita venissero chiuse, mentre altre 150mila sono state evacuate successivamente. 30mila, infine, le persone “deportate” in Russia o nelle zone occupate dai russi nell’est dell’Ucraina. In città restano bloccate circa 170mila persone.
I danni strutturali alla città
Durante l’assedio, ha riferito ancora il sindaco, i cannoneggiamenti hanno distrutto 2.340 condomini e 61.200 edifici privati. Sono stati praticamente cancellati tre ospedali mentre altri sette sono stati danneggiati, oltre a 57 scuole e 70 asili nido, due fabbriche, un porto e un’unità militare.
Le ripercussioni economiche sul Paese
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è costata al Paese 564,9 miliardi di dollari. Lo ha affermato la ministra dell’Economia, Yulia Svyrydenko, riferendosi ai danni alle infrastrutture, alle perdite per l’economia e ad altri fattori. A causa dei combattimenti in Ucraina sono stati distrutti circa 8.000 chilometri di strade e 10 mila metri quadrati di abitazioni, ha detto la ministra in un post. Secondo il Cremlino gli aerei tattici e i sistemi missilistici russi hanno colpito 36 obiettivi militari ucraini nelle ultime 24 ore. L’intelligence britannica sottolinea che la Russia ha guadagnato la maggior parte del terreno a Sud, nelle vicinanze di Mariupol dove continuano pesanti combattimenti