L’eliminazione dai playoff mondiali per mano della Macedonia del Nord pesa ancora, ma per l’Italia di Roberto Mancini è tempo di tornare in campo. Prima della partenza per la Turchia (domani martedì 29 marzo amichevole alle ore 20.45), il Commissario tecnico azzurro ha parlato in conferenza dal Centro Tecnico Federale di Coverciano. Sul futuro ha così dichiarato: Futuro? Abbiamo parlato con il presidente Gravina e credo siamo allineati con tutto. Bisogna ripartire con un nuovo ciclo. Ne riparleremo nei prossimi giorni, ora pensiamo prima a questa partita”.

 
 
 
 
 
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Italia, Mancini in conferenza

Il Commissario tecnico dell’Italia Roberto Mancini, dopo aver affrontato il tema del futuro, si è soffermato sui diversi calciatori che hanno lasciato il ritiro nelle ultime ore: “Io li ho obbligati ad andare via perché se posso fare qualcosa per loro e per i club noi lo facciamo. Non avrebbero giocato. Alcuni non erano al meglio dal punto di vista fisico. Alcuni di loro li ho obbligati ad andare. Anche Florenzi e Politano, non al meglio, li ho rispediti a casa perché non avrebbero giocato. Immobile e Insigne? Lorenzo aveva problemi fisici già da prima. Immobile sarebbe andato in tribuna” (Clicca qui per le parole di Bonucci e i convocati per l’amichevole contro la Turchia).

L’ex allenatore di Inter e Manchester City è tornato sulla fase di qualificazione: “E’ inutile stare a trovare spiegazioni. Dovevamo vincere il nostro gruppo almeno con due punti di vantaggio sulla Svizzera. A Basilea la partita doveva finire 3-0, in Bulgaria doveva finire in goleada. La squadra ha sempre giocato: può essere stata più imprecisa ma questo è il calcio, le cose ci sono andate storte. Inutile stare a pensare o a cercare scuse. E’ accaduto ciò che è accaduto, dobbiamo accettarlo”. Infine, il Ct ha poi parlato dei giovani: “Inseriremo sicuramente ragazzi più giovani, sperando possano avere esperienze importanti nei loro club perché questo è fondamentale. Lavoreremo su questo e vedremo quale sarà la situazione generale. La squadra attuale poteva giocare il Mondiale per vincerlo”.