La Roma ha chiuso per Mile Svilar. Un acquisto in prospettiva, messo a segno da Thiago Pinto e che va a rinforzare la linea verde giallorossa. Il portiere serbo, con cittadinanza belga, arriva a parametro zero dal Benfica. Su di lui si era già espresso, alcuni mesi fa, anche Josè Mourinho, indicandolo come un “fenomeno assoluto dal sicuro avvenire”. La Roma ha giocato d’anticipo sul talentuoso portiere classe 1999, destinato ad entrare nelle gerarchie della prossima stagione come secondo di Rui Patricio. Lunedì 21 marzo, a Parigi, sono state svolte le visite mediche. Contratto di quattro anni, con opzione per il quinto. L’annuncio ufficiale arriverà a fine campionato, anche se tutto è stato formalizzato.
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Per Svilar il passaggio della consacrazione
Nonostante il forte interesse della Real Sociedad, Svilar ha deciso di sposare la causa giallorossa. Cresciuto tra le fila dell’Anderlecht, il portiere belga arriva al Benfica nel 2017. Sinora ha trovato spazio per lo più nella squadra B. A 18 anni e 52 giorni diventa il più giovane estremo difensore a esordire in Champions League, strappando il record a Iker Casillas. Per la Roma, un’operazione simile a quella di Alisson, lasciato crescere nel primo anno italiano da secondo di Szczęsny.
La benedizione di Mourinho
“Questo ragazzo è bestiale, un fenomeno assoluto”. Mourinho è allenatore con l’occhio lungo. Furono queste le sue prime parole dopo aver visto il giovane Svilar all’opera nella sfida di Champions League, disputata al Da Luz tra il Benfica e il Manchester United nel 2017. Un suo errore, su una punizione di Rashford permise ai Red Devils di vincere la partita per 0-1. Al termine della gara, l’attuale allenatore della Roma prese le difese di Svilar, elogiandolo nella conferenza stampa del post partita. Parole che suonarono come un forte incitamento per il giovane portiere, che nel ritorno all’ Old Trafford parò un rigore a Martial. Questo non bastò per evitare al Benfica la sconfitta per 2-0.