Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, è intervenuto a ‘Economia e Società alla Nuvola – Disuguaglianze e democrazia. Quale futuro per un capitalismo democratico?’, evento organizzato dalla casa editrice Il Mulino ed Eur Culture, parlando della situazione economia dell’Italia. I principali argomenti sono stati, indubbiamente, gli effetti che la pandemia e la guerra hanno avuto sulle famiglie italiane. Situazione poco rassicurante anche nel resto del mondo, con una stime di circa 100 milioni di persone che torneranno in stato di povertà estrema.
Le parole di Ignazio Visco
Il primo argomento trattato è stato quello legato agli effetti del Covid-19. “Dobbiamo considerare le ricadute di natura psicologica e sociale che possono avere implicazioni anche sulle economia. A livello globale lo stato di emergenza può avere effetti sul piano della povertà estrema, con oltre 100 milioni di persone torneranno in stato di povertà estrema”. Parole tutt’altro che rassicuranti, ma che descrivono una situazione che era già ben chiara da tempo. Visco ha poi proseguito parlando dei livelli del Pil pro capite che, già nel 2019, si attestavano intorno a quelli di inizio millennio, mentre sono cresciute le famiglie con livelli di reddito e di consumo al di sotto delle soglie di povertà.
Lo scenario geopolitico instabile, inoltre, potrebbe aumentare il rischio di un brusco rallentamento nel progresso. In periodi come questi, l’attenzione si è spostata inevitabilmente su su temi come la sicurezza energetica, la fornitura di gas, la diversificazione delle fonti di energia e le materie prime. Sfide che si sovrappongono alla transizione green e che tendono ad ostacolarla. Sviluppo che, secondo lo stesso Visco, deve essere indissolubilmente legato alla capacità di legare insieme tutti i nuovi aspetti.