Accadde oggi, 27 marzo 1861: Roma proclamata Capitale da Cavour. Sono trascorsi 161 anni da quello storico discorso alla Camera di Camillo Benso conte di Cavour, in cui uno dei grandi protagonisti dell’Unità d’Italia proclamò Roma Capitale del Regno d’Italia.

Accadde oggi, 27 marzo 1861: Roma proclamata Capitale da Cavour

Nel Palazzo Carignano di Torino, Cavour disse: “Che la città eterna, sulla quale venticinque secoli hanno accumulato ogni genere di gloria, diventi la splendida capitale del Regno d’Italia”. Successivamente, il Parlamento votò a grandissima maggioranza per Roma Capitale d’Italia. Ricordiamo che all’epoca Roma ancora non apparteneva al Regno d’Italia, ma allo Stato Pontificio.

20 settembre 1870: la breccia di Porta Pia

Fu con la storica frase “libera Chiesa, in libero Stato” che lo stesso Cavour sancì il principio di divisione tra potere temporale e potere spirituale. In seguito alla breccia di Porta Pia, il territorio romano venne tolto al Vaticano e si arrivò così alla “libertà assoluta della chiesa”, ovvero la libertà di coscienza, assicurando ai cattolici l’indipendenza del pontefice dal potere civile.

I passaggi successivi al discorso di Cavour del 1861

Il trasferimento effettivo della capitale da Firenze a Roma avvenne però dopo 10 anni di pressioni del re Vittorio Emanuele II nei confronti di papa Pio IX, invitato ripetutamente a lasciare il proprio dominio temporale. L’annessione effettiva di Roma al Regno d’Italia, avvenuta il 3 febbraio 1871, decretò la fine dello Stato Pontificio quale entità storico-politica e fu un momento di profonda rivoluzione nella gestione del potere temporale da parte dei papi.

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