Smaltita la delusione per l’eliminazione del’Italia dal playoff per il Mondiale in Qatar, nel prossimo weekend tornerà in campo la Serie A. Occhi puntati sulla corsa Scudetto che vede coinvolte ben 4 squadre. Milan, Napoli, Inter e Juve si trovano nel giro di 7 punti a poche giornate dal termine. La Serie A sarà decisa negli ultimi turni, tornando a non essere scontata e avvincente dopo tanti anni. A tal proposito, ha parlato il difensore del Milan Fikayo Tomori. Non convocato dalla sua nazionale, il giocatore rossonero ha rilasciato un’intervista al The Guardian parlando della sua esperienza in Italia: “Sono più felice, credo sia dovuto alla vita italiana, qui è tutto più tranquillo, mentre in Inghilterra è tutto spinto al limite. Per molti giocatori di noi è stata la prima esperienza in Champions e non abbiamo avuto un girone facile”. Parole d’amore per il nostro paese, da parte del calciatore deI Stefano Pioli, cresciuto moltissimo dal suo arrivo a Milanello. E’ diventato imprescindibile nello scacchiere dell’ex allenatore della Fiorentina.
Milan, Tomori: “Ho consigliato la Serie A ad Abraham, penso di averlo aiutato”#SkySport #Milan #Tomori #Abraham https://t.co/7IiCqhhXct
— skysport (@SkySport) March 26, 2022
“Razzismo? Non è facile”
Il difensore del Milan, si è soffermato anche sul tema del razzismo dopo quanto accaduto nel post gara della sfida di Cagliari: “Non è stato bello, ovviamente. Sono stati tutti molto di supporto, ma per me e Maignan è stato un momento triste. Le persone creano un account falso e sanno di potere dire quello che vogliono senza avere conseguenze. Si sentono intoccabili. Bisognerebbe essere in grado di fare di più per ridurre ciò che sta accadendo”. Chiusura dedicata alla lotta Scudetto, Tomori esalta i suoi: “Siamo in una buona posizione, ma stiamo affrontando partita dopo partita. Speriamo che alla fine avremo qualcosa da festeggiare. I miei genitori vogliono che la mia sia una carriera vincente”. Il Milan guarda al futuro con fiducia, sperando di poter tornare a gioire, 12 anni dopo.