Momento difficile in casa Azzurri. La disfatta con la Macedonia del Nord è ancora freschissima, ma c’è ancora da disputare l’amichevole contro la Turchia. In campo martedì sera a Konya, alle ore 20.45. In virtù di questa sfida, il CT Roberto Mancini ha liberato diversi calciatori che hanno fatto ritorno nei rispettivi club. Quest’ultimi non prenderanno dunque parte alla spedizione turca. Nella mattinata di sabato, il primo a lasciare Coverciano è stato Marco Verratti, a seguirlo Domenico Berardi e Gianluca Mancini. L’esterno del Sassuolo e il difensore della Roma hanno accusato alcuni problemi fisici nella sfida contro la Macedonia del Nord. Non ci saranno a Konya anche Jorginho, Ciro Immobile e Lorenzo Insigne. Per loro nessun tipo di problema fisico, ma soltanto la decisione di lasciare spazio ad altri elementi per la sfida contro la Turchia.
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Le parole di Verratti
Dopo aver lasciato Coverciano, con un post su Instagram, Marco Verratti ha espresso la sua delusione dopo l’eliminazione dal playoff: “Quando si vince è facile ringraziare tutti. Io lo voglio fare oggi dopo un’eliminazione che ci priverà della competizione la più bella ed emozionante per noi giocatori ma soprattutto per tutti i tifosi italiani nel mondo. Volevo ringraziare tutti, staff, giocatori e tutte le persone che lavorano con passione ed entusiasmo nella nazionale. Purtroppo la vita così come il calcio non va sempre di pari passo con le aspettative, obiettivi o sogni che ognuno di noi ha. La delusione adesso è grande ma abbiamo già dimostrato che con il lavoro, la passione e il cuore tutto è possibile. Quindi nella vita o nel calcio che sia dopo una grande vittoria come quest’estate o dopo una grande sconfitta si deve continuare sempre a lottare. Il calcio è la nostra passione e sono sicuro che continueremo a dare il massimo per toglierci ancora delle soddisfazioni tutti insieme”.
In chiusura, il centrocampista del PSG, ha parlato anche degli insulti del Barbera nel post gara: “Ultima cosa: non penso che il miglior modo sia di insultare tutti perché ognuno di noi ha dato il massimo (purtroppo non è bastato). Sopratutto i più giovani lasciateli tranquilli (se proprio volete insultate noi più “grandi” perché a volte ci si dimentica che siamo persone come tutte voi, persone normalissime e che le emozioni più grandi le ritroviamo nelle piccole cose”.