Il prossimo inverno, in Qatar, Lionel Messi giocherà il suo quinto Mondiale. Per la Pulce, che a giugno compirà 35 anni, potrebbe anche essere l’ultimo della sua lunga carriera. La Coppa del Mondo è l’unico trofeo che manca nella bacheca dell’argentino: “Dopo il Mondiale dovrò ripensare molte cose – spiega Messi dopo la vittoria contro il Venezuelaa seconda che vada bene o male“.

Il chiaro riferimento è alla vittoria del Mondiale da parte dell’Argentina che manca dal 1986. Vincerlo sarebbe la chiusura del cerchio per Messi dopo la conquista della Copa America la scorsa estate. Il ritiro è dietro l’angolo e l’attaccante del Paris Saint Germain vuole lasciare nel migliore dei modi: “Penso a cosa sta arrivando, all’Ecuardor martedì, poi alle partite di giugno e settembre. Sono felice in nazionale, già prima di vincere la Copa America. C’è un gruppo meraviglioso e la gente mi ama ogni giorno di più“.

 

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I numeri di Messi con l’Argentina

L’esordio di Messi con l’Argentina risale all’estate 2005. Il ct Pekerman lo convoca per un’amichevole contro l’Ungheria, giocata il 17 agosto, e lo fa debuttare al 64° minuto. Dopo appena 43 secondi, però, Messi viene espulso per un fallo di reazione ai danni di Vanczak. Esordio da incubo, ma il resto è storia perché l’attaccante ha riscritto ogni record dell’albiceleste. Messi è il giocatore con più presenze (158) e il miglior marcatore all-time (80 reti) nella storia della nazionale argentina.

Argentina, tris contro il Venezuela

Numeri che Messi ha migliorato nella partita giocata la scorsa notte contro il Venezuela, valida per le qualificazioni al Mondiale. Alla Bombonera, casa del Boca Juniors, l’Argentina ha vinto 3-0 con i gol della Pulce, Di Maria e Nico Gonzalez. Tra gli “italiani”, oltre a Nico Gonzalez, in campo anche Joaquin Correa, sostituito poi al 64° minuto, e Nahuel Molina che ha giocato 90 minuti. Solo panchina per Musso e Martinez Quarta.