Infermiera Palermo sono tra le parole più cercate su Google oggi. Ecco perché? Giorgia Camarda, l’infermiera 58enne di Palermo che a gennaio era finita ai domiciliari con l’accusa di aver finto di vaccinare pazienti No vax in cambio di soldi, ora è accusata di aver simulato le somministrazioni anche a decine di persone ignare. Sono 47 le persone le persone che ora sarebbero senza copertura che si erano presentati all’hub vaccinale per ottenere la normale dose di farmaco contro il coronavirus. Nuovo colpo di scena nell’inchiesta di Palermo che vede coinvolta l’infermiera che operava all’hub Fiera del Mediterraneo. Le vengono contestati 47 episodi di falso ideologico e peculato.

Le indagini della Digos

L’inchiesta nel dicembre 2021 aveva portato al fermo di un’altra infermiera della Fiera del Mediterraneo: anche quest’ultima aveva effettuato false vaccinazioni nei confronti di undici indagati, tra cui uno dei leader no vax di Palermo. Da quel momento le indagini della Digos sono andate avanti, con l’analisi delle telecamere di sicurezza per la quale è stata messa in campo anche una perizia medico-legale. E’ emerso che in altre due giornate di turno presso l’hub l’infermiera, che normalmente prestava servizio all’ospedale Civico, avrebbe praticato false vaccinazioni anti-Covid a 47 utenti. Tutto questo “per verosimili convinzioni personali – dicono dalla Digos – e ideologiche”.

I video che mostrano il modus operandi dell’infermiera

Le immagini riprendono l’infermiera mentre sversa sulla garza il contenuto della fiala, senza iniettare alcunché. La polizia ha ascoltato le persone che si erano sottoposte a vaccino, che sembrerebbero del tutto ignare della mancata inoculazione e convinte di essere protette dal rischio infezione. La polizia ora sta sequestrando i Green pass rilasciati a seguito delle somministrazioni.

L’accusa

Dopo la scoperta dei nuovi casi, gli agenti della Digos della questura di Palermo hanno eseguito una nuova misura cautelare di arresti domiciliari emessa dal Gip. Per la donna l’accusa è di falso ideologico e peculato: questa volta, però, la Camarda avrebbe agito non per soldi ma perché fermamente contraria ai vaccini. Per gli episodi nell’hub vaccinale di Palermo oltre alla donna sono stati indagati nei mesi scorsi il leader dei no vax siciliani, Filippo Accetta, un commerciante palermitano, Giuseppe Tomasino, e un’altra infermiera dell’ospedale Civico in servizio all’Hub, Anna Maria Lo Brano. Le accuse contestate sono corruzione, peculato e falso. Anna Maria Lo Brano ha ammesso di aver agito per soldi dicendo che avrebbe dovuto sostenere spese per gli studi del figlio.

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