Eusebio Haliti, classe 1991, è un ostacolista e velocista che ha già vinto 9 titoli nazionali: uno assoluto sui 400 m hs, un altro universitario sui 400 m e sette giovanili tra ostacoli e piani. Nonsotante sia già un protagonista dello sport italiano, non ha messo da parte l’umiltà e lo dimostra in questa intervista a “Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana”, condotto tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 su Radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. La sua descrizione di “terzo tempo” nell’atletica risveglia in tutti i noi il senso vero dello sport e della competizione sana.

Sul rapporto con gli avversari

“La verità è che noi atleti siamo avversari, anche accaniti, solo quando c’è la gara. Prima e dopo ci vogliamo bene, ci frequentiamo e ci sosteniamo a vicenda. Un esempio? Ci alleniamo insieme: il campo spesso è l’occasione per darci una mano e spronarci. Tipo che quando uno sta lì lì per finire un ciclo ma non ce la fa, partono gli sfottò degli amici e trovi l’energia per lo sprint finale. E’ la parte bella dello sport, la parte a cui non saprei mai rinunciare.“

Sulla durezza degli allenamenti

“Quanto è duro allenarsi nell’atletica leggera? Ve lo spiego in un racconto. Una volta mio padre venne a trovarmi in pista per farmi una sorpresa, per starmi vicino. Non sapeva, però, che a fine allenamento l’acido lattico spesso “esce” sotto forma di vomito. Per cui la scena è che io sto buttato a terra che rimetto e che cerco di riprendere fiato mentre lui cerca di capire come aiutarmi tempestandomi di domande. Ho faticato di più a farlo calmare che a riprendermi fisicamente… non lo capiva che era normale. Ci spingiamo ogni giorno oltre, è la nostra indole.”

Sull’amore con Veronica Inglese

“Io e Veronica come Agassi e Steffi Graf? Un po’ sì perché anche nella nostra coppia la più forte è lei. Ha vinto molto di più di me ed è un’atleta unica che ammiro tanto. Ma quando si arrabbia… si può dire che ho imparato a saltare gli ostacoli per scappare dalle sue sfuriate. Ci siamo conosciuti in pista e la nostra passione per l’atletica è diventata anche passione tra di noi. Siamo felici.”

Sul ricordo di Pietro Mennea

“Questa sera saremo tutti al Teatro Curci di Barletta, la città della Freccia del Sud, per ricordare Pietro Mennea come merita. Sarà un modo per fare una rievocazione dei XXII Giochi Olimpici di Mosca del 1980. Sarà un omaggio sentito della nostra comunità al ricordo di un grande campione dello sport e di vita. Ma anche l’occasione per ribadire la distanza tra lo sport ed ogni forma di intollerabile aggressione.”

Ecco il link del podcast dell’intera intervista a Eusebio Haliti:

https://www.radiocusanocampus.it/podcast/eusebio-haliti/ 

Ecco il trailer della docu-fiction “L’altra faccia della medaglia” di Francesco Cordio in cui recita Eusebio Haliti: