Via libera al fondo di solidarietà dal consiglio Ue

Il Consiglio europeo ha convenuto di istituire un fondo fiduciario di solidarietà per l’Ucraina invitando i propri partner internazionale a partecipare e chiede che i preparativi partano senza rinvii. Alla Commissione Ue si chiederà di fornire assistenza tecnica per aiutare l’Ucraina a implementare le necessarie riforme. E’ quanto si legge nelle conclusioni del Consiglio Ue.

Nel trentesimo giorno del conflitto, le ultime notizie della guerra in Ucraina sono rappresentate dalle parole dei leader nei vertici di Ue, G7 e Nato. Primo fra tutti il presidente degli Stati Uniti Biden, che da Bruxelles mette in guardia Vladimir Putin: “Risponderemo all’uso di armi chimiche da parte di Mosca, la Nato risponderà“. Sempre nella giornata di ieri l’Assemblea Generale dell’Onu ha approvato la risoluzione chiedendo l’immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia. Solo 5 i voti contrari  quelli di Russia, in primis, Siria, Bielorussia, Eritrea e Nord Corea. La posizione della Cina rimane invece di neutralità, il paese infatti decide di astenersi insieme ad altri 37 Paesi.

Ultime notizie sulla guerra in Ucraina

Kiev: “Colloqui difficili, ma non rinunciamo alle nostre richieste”

I negoziati in corso con Mosca sono “molto difficili”, ma Kiev “non rinuncerà alle proprie richieste”. Lo afferma il governo ucraino.

Russia: nessun progresso negoziati su nodi politici

“De facto non stiamo facendo progressi sulle principali questioni politiche”. Lo ha detto il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax, a proposito dei colloqui tra Russia e Ucraina. Le posizioni stanno invece diventando “più vicine” su questioni secondarie, ha aggiunto.

Cremlino: 6.600 stranieri da 62 Paesi combattono per Kiev

Il ministero della Difesa russo ha detto che sono quasi 6.600 i combattenti arrivati da 62 Paesi stranieri in Ucraina, su invito delle autorità di Kiev, per combattere contro l’invasione russa. Si tratta, afferma il ministero, citato dalla Tass, di “mercenari e terroristi”.

Russia: i nostri soldati morti sono 1.351

“A oggi i militari che purtroppo sono morti durante l’operazione militare speciale sono 1.351 mentre i feriti sono 3.825”. Lo ha detto il colonnello generale Sergei Rudskoy, vicecapo di Stato maggiore delle forze armate russe. Lo riporta la Tass.

Onu: il bilancio delle vittime civili supera quota mille

Il bilancio delle vittime civili in Ucraina ha superato quota 1.035: lo ha reso noto la responsabile della Missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina, Matilda Bogner. Lo riporta il Guardian. Bogner ha inoltre confermato la presenza di fosse comuni a Mariupol, inclusa una che conterrebbe 200 corpi. “Abbiamo informazioni crescenti sulle fosse comuni che ci sono”, ha detto Bogner ai giornalisti in un video collegamento dall’Ucraina, spiegando che alcune delle prove provengono da immagini satellitari.

Putin: boicottaggio cultura russa come roghi nazisti libri

Il presidente russo Vladimir Putin ha paragonato il boicottaggio di eventi culturali russi ed esponenti della cultura russa nei Paesi occidentali ai roghi di libri di cui si resero responsabili i nazisti.” L’ultima volta – ha affermato il capo del Cremlino durante un incontro con esponenti del mondo culturale – sono stati i nazisti in Germania, circa 90 anni fa, a condurre una tale campagna di distruzione della cultura indesiderabile. Ci ricordiamo bene delle immagini dei libri bruciati nelle piazze”.

Papa: “Il coraggio del dialogo prevalga sulla prepotenza”

“A Maria, Madre del Redentore, affidiamo il grido di pace delle popolazioni oppresse dalla guerra e dalla violenza, perché il coraggio del dialogo e della riconciliazione prevalga sulle tentazioni di vendetta, di prepotenza, di corruzione”. Lo dice il Papa in un tweet nel giorno in cui la Chiesa celebra l’Annunciazione e a poche ore dalla celebrazione nella quale consacrerà la Russia e l’Ucraina al Cuore immacolato di Maria.

Mosca ha detto ai suoi soldati che la fine della guerra sarà entro il 9 maggio

Nonostante i resoconti diffusi dei problemi affrontati dalle forze di Vladimir Putin in Ucraina, i superiori avrebbero detto ai soldati russi che la guerra deve finire entro il 9 maggio. Lo riporta Sky News. L’esercito ucraino afferma che “è in corso un costante lavoro di propaganda tra il personale delle forze armate della Federazione Russa” che si riferisce alla data nota come il ‘Giorno della Vittoria’ (della seconda guerra mondiale) celebrato ogni anno con una parata a Mosca.

Messaggio di Zelensky al primo ministro Orban: decidi da che parte stare

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sui suoi canali social, ha ringraziato gli Stati membri dell’Ue per il loro sostegno eccetto l’Ungheria, invitando il primo ministro Viktor Orban a prendere una decisione sui suoi rapporti con la Russia. Nel dettaglio si chiede una posizione ferma e decisa sulle nuove sanzioni, sulle armi in ingresso nel paese e di limitare i rapporti commerciali con la Russia. Il messaggio è chiaro da parte del leader ucraino: “È tempo di decidere“.

Il leader ucraino Zelensky parla di un avvicinamento concreto alla pace

Ci stiamo avvicinando alla pace, ci stiamo avvicinando alla vittoria. Questa guerra non può essere senza vittoria. Così sarà. Non possiamo fermarci nemmeno per un minuto perché ogni minuto riguarda il nostro destino, il nostro futuro e la nostra sopravvivenza“.

Ancora attacchi nella città di Mariupol: le forze russo-cecene hanno preso il municipio

Il leader ceceno Ramzan Kadyrov ha assicurato che le sue forze hanno conquistato il municipio di Mariupol. Lo riferisce l’agenzia di stampa France Presse. “I ragazzi fanno rapporto per radio che hanno liberato l’edificio dell’amministrazione di Mariupol e hanno issato la nostra bandiera“.

Nuovi aiuti umanitari da parte dell’Europa e degli Stati Uniti in Ucraina

Europa e Stati Uniti forniranno in tutto oltre 1,5 miliardi di euro in assistenza umanitaria all’Ucraina. Ad indicarlo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente degli Usa, Joe Biden, in una dichiarazione congiunta a margine del vertice Ue: “Continueremo a mobilitare e coordinare aiuti umanitari significativi per sostenere le persone in Ucraina, chi è stato costretto a fuggire e chi è stato colpito dal grave impatto che la guerra russa sta causando in tutto il mondo“.

Durante il vertice del G7 la posizione è chiara, uniti per la pace ed insieme per la raccolta di prove sui crimini di guerra

L’Unione Europea è al fianco dell’Ucraina e del suo popolo e riconosce le aspirazioni d’ingresso nell’Ue. È il testo delle conclusioni del Consiglio europeo, che rinnova la richiesta alla Commissione di consegnare le sue valutazioni in merito. Il Consiglio sottolinea anche che l’Ue continuerà ad assicurare aiuti finanziari, politici, materiali ed umanitari all’Ucraina. E se finora ha già approvato sanzioni massicce contro Russia e Bielorussia, che stanno avendo effetti pesanti, è anche pronta a chiudere scappatoie, contrastare possibili manovre evasive e imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità di continuare l’aggressione.

Da Kiev sono oltre 400mila i cittadini ucraini “deportati” in Russia

La commissaria del Parlamento ucraino per i diritti umani, Lyudmila Denisova denuncia la situazione nel paese: “Secondo i dati forniti dalla Russia, ad oggi sono state deportate dall’Ucraina 402.000 persone, di cui 84.000 bambini. Ieri erano 366.000. E non sappiamo cosa sia successo loro. Vengono trattenuti in campi in cui vengono filtrati nella regione di Donetsk, poi portati in Russia. A chi accetta di lavorare è vietato lasciare il proprio luogo di residenza per 2 anni“.