Accoglienza ucraini a scuola: mancano spazi e mediatori
Un lavoro incessante che ruota attorno all’impegno costante di tutto il personale del mondo della scuola. Dai dirigenti ai docenti, passando dalle famiglie degli studenti fino ai ragazzi stessi, il processo di accoglienza ed inclusione degli ucraini in età scolare sta procedendo, come di consueto, tra diverse criticità. Le principali sono contenute all’interno di una lettera inviata da Mario Rusconi, presidente Anp Roma e Cristina Costarelli, presidente Anp Lazio, al Comune di Roma, alla Regione Lazio, al ministro dell’Istruzione e all’Ufficio scolastico.
Accoglienza ucraini a scuola: le criticità
“In queste settimane le scuole di tutti gli ordini stanno accogliendo gli alunni ucraini sfuggiti alla guerra, dimostrando attenzione umana e professionale senza risparmio di energie: si evidenziano però problemi relativi all’assenza di spazi e aule per poter svolgere laboratori ed attività di supporto; difficoltà a reperire mediatori per cui, in mancanza di un coordinamento da parte dei servizi sociali, ci si muove solo tramite volontariato e il passaparola; assenza di docenti che possano svolgere percorsi intensivi di alfabetizzazione”.
“Altro tema urgente è quello della manutenzione ordinaria: risulta infatti che ci siano fondi finalizzati fermi presso i Municipi mentre le scuole lamentano assenza di interventi e di riscontri alle numerose ed urgenti segnalazioni”, proseguono Rusconi e Costarelli.
Questione organici
C’è, poi, la questione organici e quella legata all’assegnazione delle classi per il prossimo anno scolastico, l’Anp evidenzia che “la situazione, dopo ormai due anni di emergenza sanitaria, resterà quasi del tutto invariata rispetto agli scorsi anni scolastici”.
Opere di edilizia leggera
L’assenza di locali, per le scuole che ne hanno maggiore esigenza, resta un tema caldo: il problema potrebbe essere affrontato attraverso la realizzazione di strutture di edilizia leggera e la riqualificazione di edifici non utilizzati nel centro delle città, oltre che edificando nuove scuole nelle aree periferiche ove necessarie, ma poco o nulla sembra muoversi in tale direzione”. Di qui la richiesta dei presidi di Anp di un tavolo congiunto in tempi rapidi.