Gli alleati oggi hanno deciso di fornire più assistenza all’Ucraina, anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti carro, difese anti missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci. Gli alleati poi assisteranno l’Ucraina con aiuti finanziari e umanitari“. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine del summit straordinario dell’Alleanza Atlantica.

Stoltenberg: “Invieremo armi anti-carro e droni”

Più ami all’Ucraina e rafforzamento delle proprie difese a Est. La decisione arriva da Bruxelles al termine del vertice straordinario dell’Alleanza Atlantica, tenutosi oggi, 24 marzo. Il primo della girandola di incontri previsti per oggi nella capitale belga.

Per il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, la guerra in Ucraina è la “più grave crisi di sicurezza da una generazione”. Con la riunione di oggi gli alleati vogliono dimostrare inoltre che Usa ed Europa sono compatti nell’affrontarla. “Finché stiamo uniti siamo al sicuro” ha detto Stoltenberg. Lasciando poi intendere che c’è  necessità di ristrutturare e rafforzare la struttura di deterrenza dell’Alleanza alla luce degli ultimi avvenimenti.

Nell’immediato la Nato ha deciso di rafforzare la fornitura di armi al Paese di Zelensky e di schierare quattro nuove unità da combattimento sul fianco orientale. I battlegroup verranno dislocati in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. In aggiunta alle forze già presenti dal 2014 in Polonia e nei Paesi baltici e alle 100 mila truppe Usa sul territorio europeo. “Qualsiasi uso di armi chimiche cambierebbe radicalmente la natura del conflitto“. Ha aggiunto il segretario generale dell’Alleanza atlantica.

No fly-zone

Stoltenberg ha anche ribadito che per il momento la Nato non si impegnerà in una no-fly zone, né in uno scontro sul campo ucraino con la Russia: “Non invieremo truppe della Nato a terra o aerei della Nato in volo. Lo facciamo perché abbiamo la responsabilità di garantire che questo conflitto non si intensifichi oltre l’Ucraina“, ha spiegato. Imporre una no-fly zone, come richiesto ancora in queste ore da Kiev per voce del presidente Volodomyr Zelensky, “significa che dobbiamo attaccare massicciamente i sistemi di difesa aerea russi in Russia, in Bielorussia e in Ucraina, ed anche essere pronti per abbattere gli aerei russi. A quel punto il rischio di una guerra a tutti gli effetti tra Nato e Russia sarà molto alto, e ciò causerà più morti e più distruzione”.

La Cina accusa Stoltenberg di diffondere fake news

Prima dell’inizio del vertice c’è stato spazio anche per la tensione tra la Nato stessa e Pechino: “Chiediamo alla Cina di condannare l’invasione” dell’Ucraina da parte della Russia e di “non dare supporto politico e militare” a Mosca, aveva detto Jens Stoltenberg all’arrivo al quartier generale della Nato.

La replica di Pechino non si è fatta attendere. Wang Wenbin, portavoce del ministero degli Esteri guidato da Wang Yi, è stato durissimo contro il segretario generale Nato e lo ha accusato di diffondere fake news.Accusare la Cina di diffondere false informazioni sull’Ucraina è di per sé diffondere disinformazione. La posizione della Cina è coerente coi desideri della maggior parte dei Paesi e qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro la Cina sarà sconfitto” ha detto Wenbin nel briefing quotidiano.

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