La curva dei casi nel nostro paese, vista anche la nuova variante Covid-19, è in risalita. A commentare il panorama nel nostro paese e le restrizioni Covid-19 nelle ultime settimane anche relativamente alla vaccinazione è stato il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus nella trasmissione L’Italia s’è desta.
In Europa un aumento di casi nei paesi che stanno allentando le restrizioni in maniera brutale, questa la nota dell’OMS.
Credo che l’OMS non si sia rivolta all’Italia direttamente ma abbia fatto un discorso generale a tutta l’Europa continentale. L’area mostra un numero di casi giornalieri vicini al milione e al di la delle oscillazioni quotidiane, è un trend che in alcuni paesi porta ad una risalita. L’OMS avverte di non eliminare tutte le regole che regolano la circolazione del virus perché si rischia che soprattutto in quei paesi dove è minore la vaccinazione si rischia una ripresa dei contagi. Credo però che non sia questo il caso dell’Italia dove la rimozione di tutte quelle che sono le regole, come quelle principali ovvero la mascherina al chiuso e la distanza di sicurezza, avviene con una cerca gradualità.
Com’è legato questo alla situazione vaccinale
L’alto numero di vaccinati rappresenta anche una progressiva diminuzione delle stesse ma in maniera più sicura. Anche perché l’aumento dei contagi che sono avvenuti nel nostro paese non si esprimono sull’aumento delle terapie intensive o di forme gravi. Gran parte di questi sono legati a questa sotto variante dell’Omicron ma in una popolazione ad alto tasso di vaccinazione con tre dosi questa non determina grossi problemi. Degli studi recenti mostra che con la terza dose, anche con un calo degli anticorpi, si è protetti dalla parte grave della malattia. È necessario fare la terza dose. In Italia il peso del green pass è stato interpretato come un lasciapassare amministrativo che in effetti aveva un ruolo da questo punto di vista però le persone lo hanno interpretato solo in quel modo sanitario. Giusto togliere il super green pass a lavoro e ridurre l’utilità nelle prossime settimane ma è sbagliato fare una terza dose rischiando di stare male.
Sulla situazione vaccini e restrizioni Covid-19
Ognuno di noi auspica vaccini migliori. Siamo stati fortunati e bravi perché questi vaccini hanno funzionato sulla forma grave e le varianti. Ora quindi essendo preparati saranno forniti dei vaccini aggiornati 2.0 e quella vaccinazione che ogni anno facciamo al cambio di stagione avrà al suo interno quel vaccino contro il Covid-19.
I dati per quanti riguarda i nuovi contagi sono allarmanti e questa nuova variante la possiamo definire meno aggressiva
L’aumento dei dati non è allarmante, lo potrebbe diventare nel caso in cui potrebbe esserci un aumento esponenziale dei posti di terapia intensiva. Visto che questo scenario non è previsto non dobbiamo preoccuparci. La sotto variante Omicron è meno aggressiva sia per la composizione del virus sia perché la popolazione è largamente vaccinata e quindi protetta.
Quali i passi avanti per le cure e quindi limitare le restrizioni Covid-19
Se si attua una buona prevenzione la cura sarà più facile quindi le due cose sono diverse. La prevenzione rimane il vaccino che non è comunque sostitutivo della cura. Nel 90% dei casi già questo previene la malattia e anche le eventuali cure sono molto più avanzate rispetto all’inizio della pandemia.
Il 28 marzo è la giornata mondiale sull’endometriosi, è un tema che le sta molto a cuore.
È una patologia, grazie alle istituzioni e ai medici, se ne parla di più. È una patologia subdola che colpisce circa 3 milioni di donne. Da tempo abbiamo iniziato dei percorsi istituzionali, finanziando ricerca e formazione, per combattere questa malattia. Dobbiamo proseguire su questa strada per far si che le donne sappiano riconoscere i sintomi iniziali senza timore e rivolgersi al proprio medico di fiducia. Tutto questo per iniziare un percorso diagnostico che conoscendo la mattia è in grado di dare cure migliori. Parlarne quindi e sensibilizzare la popolazione ed aiutare tutto il personale sanitario è fondamentale.