E’ sempre più un rischio concreto l’istigazione al suicidio su Tik Tok. I numeri delle vittime è in crescita per cui diventa un dovere proteggere i nostri figli da questa nuova minaccia. Dà indicazioni importanti in tal senso la giornalista Maruska Albertazzi all’interno della sua rubrica “Tutti pazzi per Maru” presente ogni mercoledì in “Bagheera – Manuale di sopravvivenza dalla giungla quotidiana”, condotto tutti i giorni dalle 17.30 alle 20 su Radio Cusano Campus dal cantautore Bussoletti. La giornalista svela diversi “trucchi” dei giovani.
Sull’istigazione al suicidio su Tik Tok
“Partiamo dalla considerazione importante che si tratta di un social molto diverso dagli altri. Noi adulti, in buona parte, non lo capiamo al 100%, e mi ci metto dentro anche io, perché usa logiche o regole che sono comprese più facilmente dai ragazzi e dai giovanissimi. Faccio un esempio: si nota poco la didascalia sotto ad un video e invece è là che si cela il possibile pericolo. Ricordiamo che, secondo il Centro per il Controllo delle Malattie, il suicidio è la seconda causa di morte per i giovani . Per le persone tra i 10 e i 24 anni, poi, c’è stato un incremento del 56% dal 2007 ad oggi.“
Sulle parole in codice su Tik Tok
“Quello che rende complessa l’individuazione dell’istigazione al suicidio su Tik Tok è che i giovani si esprimono in codice. Per esempio, quando scrivono “Ho finito il balsamo” significa che non hanno più ragioni per vivere. Sono parole prese da un poema di Hannah Dains intitolato “Non ucciderti oggi“ che loro hanno del tutto travisato. Si tratta di un vero e proprio grido d’allarme che i coeateni non solo non smorzano ma che, anzi, spesso, amplificano condividendo lo stato emotivo e quasi mitizzando il dolore fino al gesto estremo come massimo livello di gloria. Una follia… a quell’età non capisci che non torni indietro.”
Sulle modalità di suicidio dei giovani
“E’ scocertante scoprirlo ma ricerche recenti hanno svelato che il modo più comune per togliersi la vita tra i giovani è il paracetamolo. Probabilmente perché è facilmente reperibile nelle case di tutti al contrario di psicofarmaci o altre medicine più specifiche. Poi va detto che spesso i giovani tentano di suicidarsi ma non per andare a fondo davvero, solo per attirare l’attenzione. Vogliono fermarsi un istante prima ma non sempre è possibile. Dovremmo spiegare ai nostri figli che il fegato intossicato da paracetamolo collassa velocemente e che si tratta di una morte molto dolorosa.”
Sui consigli pratici ai genitori
“L’istigazione al suicidio su Tik Tok è un pericolo reale. Per favore non lasciate soli i vostri figli su questi social. Contrallete quel che pubblicano e quel che guardano e leggete sempre tutte le didascalie e i commenti. Poi è importante tenere le medicine in un posto sicuro e non raggiungibile dai giovani.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista a Maruska Albertazzi sull’istigazione al suicidio su Tik Tok:
https://www.radiocusanocampus.it/podcast/maruska-albertazzi-giornalista/