Nel giorno in cui Anonymous ha attaccato il sito della Nestlé, una delle poche aziende occidentali rimaste in Russia, anche Ferrovie dello Stato è finita nel mirino dei un attacco hacker.
Cyber attacco alle Ferrovie dello Stato
Stamane, Trenitalia ha comunicato il rilevamento sulla rete informatica aziendale “di elementi che potrebbero ricondurre a fenomeni legati a un’infezione da cryptolocker“. Un cyberattacco simile ad altri registrati in Italia negli ultimi mesi, come quello dell’estate scorsa alla piattaforma sanitaria della Regione Lazio.
Inizialmente si era ipotizzato fosse coinvolto un gruppo russo. “Allo stato attuale non sussistono elementi che consentano di risalire all’origine e alla nazionalità dell’attacco informatico” ha chiarito però Fs. Nelle ore precedenti, invece, le agenzia di stampa sostenevano che l’attacco hacker fosse riconducibile alla Russia per tipologia e modus operandi.
Gli hacker avrebbero chiesto un “riscatto” di 5 milioni di euro in criptovalute per ripristinare la funzionalità dei servizi compromessi. Ma Ferrovie ha smentito: “le aziende del Gruppo FS Italiane non hanno ricevuto richieste di riscatto dopo l’attacco hacker“.
L’effetto dell’attacco e le indagini sull’origine
L’attacco hacker ha bloccato la vendita dei biglietti sia nelle biglietterie fisiche sia nei self service nelle stazioni. Mentre ha continuato a funzionare la vendita on line. Ferrovie ha spiegato che “i passeggeri sono autorizzati a salire a bordo treno e presentarsi al capotreno per acquistare il biglietto senza sovrapprezzo. In ogni, caso, secondo la società, le disfunzioni registrate non impattano sulla circolazione ferroviaria che procede con regolarità”.