La minaccia di armi dalla portata devastante è una costante di queste settimane di guerra in Ucraina. L’ultima denuncia viene da Irpin, nella regione di Kiev. Secondo il sindaco della città, Oleksandr Markushin, il 22 marzo in tarda serata, i russi hanno sganciato sopra la periferia nord-occidentale di Kiev le bombe al fosforo bianco. Un’arma letale, gravemente tossica per ingestione e inalazione.

Ucraina: sindaco Irpin, russi hanno usato bombe al fosforo

La Russia ha usato bombe al fosforo bianco a Hostomel e Irpin“. Questa l’accusa mossa dal sindaco di Irpin, Oleksandr Markushin, citato da The Kyiv Independent. Il primo cittadino della città satellite di Kiev non è il solo a puntare il dito contro le truppe di Mosca da un mese impegnate nella guerra in Ucraina, anche Oleksiy Biloshitsky, il vice capo della polizia della capitale, ha diffuso un video parlando di munizioni al fosforo impiegate contro la città di Kramatorsk, nell’est del Paese. In una foto invece pubblicata sul Telegram, Biloshitsky mostra quello che appare come un bombardamento con bombe al fosforo che sarebbe avvenuto il 13 marzo a Popasna, nella regione del Lughansk.

Se la denuncia dovesse essere confermata, si tratterebbe dell’esordio nella guerra delle armi chimiche. Il che comporterebbe un’ulteriore violazione dei protocolli internazionali, dopo quella riguardante l’uso delle bombe a grappolo sui civili. Le bombe al fosforo sono infatti vietate dalla Convenzione di Ginevra.

Armi al fosforo, cosa sono e i loro effetti

Le bombe al fosforo bianco fanno parte delle armi incendiarie e contengono una sostanza letale e gravemente tossica, per ingestione e inalazione, che provoca ustioni profonde e dolorosissime. Il fosforo bianco è una delle tre forme allotropiche del fosforo. Di natura solida, prende fuoco spontaneamente a contatto con l’aria, dunque viene normalmente conservato sotto azoto o sott’acqua. La reazione con l’ossigeno nell’aria innesca il rilascio di calore e anidride fosforica, che a sua volta reagisce con i composti contenenti acqua sprigionando acido fosforico. Questa sostanza, a contatto con la pelle, brucia i tessuti e ne provoca la necrosi, fino alle ossa.

Il fosforo bianco è un’arma devastante e il suo uso sui civili è vietato dalla “Convenzione delle Nazioni Unite su certe armi convenzionali”, conclusa a Ginevra nel 1980 ed entrata in vigore nel 1983. Secondo le convenzioni, le bombe incendiarie al fosforo possono essere utilizzate solamente a scopo di illuminazione. Per spaventare il nemico o per creare una cortina fumogena, per nascondere le proprie truppe, coprire la ritirata o impedire al nemico di avanzare.

L’utilizzo delle bombe al fosforo utilizzo è espressamente vietato, in qualsiasi circostanza, sulla popolazione civile. È proibito inoltre lanciarle da aerei su obiettivi militari all’interno di una concentrazione di civili. La Russia ha aderito alla convenzione il 10 giugno 1982 e quindi ha accettato il divieto di utilizzo.

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