L’Oipa International (Organizzazione internazionale protezione animali) è entrata in Ucraina e ha consegnato cibo e materiali utili agli animali con un camion partito dalla cittadina di Gdynia, in Polonia. Il mezzo ha impiegato tre lunghi giorni di viaggio per arrivare a Leopoli. La logistica è stata curata dall’associazione Fundacja Odin, lega-membro polacca dell’Oipa. La partenza di un altro carico di aiuti molto più consistente è previsto per la prossima settimana.

Ucraina, arrivati gli aiuti dell’OIPA per gli animali intrappolati

Sono stati consegnate tre tonnellate di cibo secco e umido per cani e gatti, nonché materiali e accessori, tra cui sabbietta per gatti di cui vi è grande mancanza. I bancali sono stati ricevuti dalle associazioni leghe-membro ucraine Happy Paw e KSPA Lucky Strand, che hanno distribuito gli aiuti nei diversi rifugi dove operano e tra i volontari locali che ne avevano necessità. Da Leopoli sono stati raggiunti gli animali bisognosi a Boyarka, Chust, Konotop, Obukhiv, Kiev (Poznyaki, distretto di Holoseevo) e Dnipro con staffette su treni e su un bus turistico, staffette organizzate grazie a un grande lavoro di coordinazione e solidarietà tra associazioni e volontari.

Emergenza Ucraina, l’iniziativa dell’OIPA per portare aiuto agli animali

«Tutto questo è stato possibile grazie alla generosità di coloro che hanno partecipato alla nostra campagna Emergenza Ucraina, che sarà attiva fino alla fine della guerra. Devolviamo il denaro donato, che viene convertito in cibo, medicinali e articoli necessari animali direttamente alle associazioni leghe-membro in Ucraina e a quelle dei Paesi confinanti», spiega Valentina Bagnato, responsabile delle Relazioni internazionali dell’Oipa. «La situazione è sempre più tragica e i nostri sforzi per soccorrere gli animali dei profughi e quelli sfollati dai rifugi ogni giorno si moltiplicano. Speriamo in un cessate il fuoco immediato poiché in Ucraina per uomini e animali stanno vivendo ai limiti e migliaia sono anche le vittime animali».

Preoccupa la situazione di Andrea Cisternino, l’italiano che ha fondato un rifugio alle porte di Kiev

Bloccato con altri volontari all’interno del rifugio da lui fondato 10 anni fa alle porte di Kiev, Andrea Cisternino ha lanciato giorni fa l’allarme per l’assenza totale di cibo e acqua. La Farnesina segue con la massima attenzione la situazione del connazionale Andrea Cisternino, fa sapere il Ministero degl Esteri “In particolare, nel contesto delle attività in corso per assistere gli italiani che ancora si trovano in Ucraina, l’Unità di Crisi, in raccordo con l’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali, si è attivata per facilitare, tramite contatti con le Autorità locali, l’arrivo di cibo e medicinali veterinari. Il “Rifugio Italia Kj2” di Kiev, fin dalla sua apertura, 10 anni fa, è in contatto con la nostra Ambasciata, che ne riconosce le attività e che, negli anni, ha sostenuto nei rapporti con le autorità locali. La struttura, a nord di Kiev, si trova ora sulla direttrice delle forze armate russe provenienti da nord. L’Ambasciatore Zazo aveva visitato il centro prima dell’inizio delle ostilità. La possibilità di fare giungere viveri nell’area è legata ad una sospensione dei combattimenti da parte dei belligeranti.”